«Vigilanza armata notturna a Mussomeli e negli altri ospedali», appello dei sindacati all’Asp

MUSSOMELI –Istituire con urgenza il servizio di vigilanza armata, se non altro di notte, all’ospedale «Imamcolata Longo» di Mussomeli così come in tutti i presidii della provincia e nelle guardie mediche.

L’appello è dei sindacati confederali sull’onda delle recenti aggressioni subite da medici, infermieri ed operatori dei pronto soccorso. L’ultimo nei giorni scorsi a Niscemi dove un uomo ha sfasciato i locali per poi aggredire un dirigente medico e un infermiere.

Da qui, da parte dei sindacati – attraverso i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Giovanna Caruso, Assunta Tolentino e Massimiliano Centorbi – l’esortazione al commissario straordinario dell’Asp Maria Grazia Furnari, per chiedere « quali siano state a poste in essere  per la risoluzione della problematica, anche in ragione delle continue sollecitazioni fin qui pervenute dagli stessi operatori e dai rappresentanti politici».

E sono andati avanti aggiungendo che «ogni mese  le cronache riportano episodi di violenza contro i dipendenti dell’Asp che operano nei pronto soccorso: oltre al danno anche la beffa. Non solo sono in numero ridotto, garantendo comunque le prestazioni salvavita nonostante turni lavorativi estenuanti, tanto è vero che vi sono difficoltà nel poter garantire i turni nel periodo estivo, ma sono anche oggetto di continue minacce che, in alcuni casi, sfociano in atti di violenza da parte degli utenti».

Considerazioni alla luce delle quali le segreterie generali dei tre confederali ancora una volta «ribadiscono la necessità di istituire urgentemente il servizio di vigilanza armata, quanto meno nelle ore notturne, in tutti i presidii  ospedalieri e, segnatamente, in quelli minori quali Mussomeli, Niscemi e Mazzarino, nonché nelle guardie mediche».

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