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Omicidi per mafia e gelosia nel Vallone, ergastolo a Vaccaro e assolto un milenese   

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Campofranco  – Carcere a vita per un delitto nel Vallone. Ergastolo per il capomafia di Campofranco, Domenico «Mimì» Vaccaro. Assolto, invece, per il milenese Carmelo Sorce. Sono finiti sul banco degli imputati, dinanzi la corte d’Assise di Caltanissetta – presieduta da Roberta Serio – per rispondere di due distinti omicidi.

Il boss campofranchese Vaccaro – assistito dall’avvocato Antonio Impellizzeri – è stato ritenuto la regia dell’agguato a Gaetano Falcone assassinato a Montedoro ventiquattro anni fa.

Un delitto che, secondo l’accusa, sarebbe maturato in ambiente mafioso e per una duplice ragione. Perché Vaccaro lo avrebbe ritenuto legato a quella frangia corleonese che aveva ucciso il fratello, Lorenzo Vaccaro e Francesco Carruba – era il 29 gennaio di ventiquattro anni addietro – e quattro mesi e mezzo dopo è stato freddato dai killer Gaetano Falcone.

Altro possibile movente sarebbe legato a un progetto sovversivo – per una spaccatura intestina a Cosa nostra a livello regionale –  per cui lo stesso Falcone avrebbe progettato l’eliminazione di «Mimì» Vaccaro che, alla fine, avrebbe agito d’anticipo. Questo è il quadro prospettato dalla procura nissena e da collaboratori di giustizia.

Sorce – assistito dagli avvocati Danilo Tipo e Daina Meli  –  che ne è uscito assolto nonostante la richiesta di ergastolo da parte dell’accusa,  invece, avrebbe ucciso per questioni di cuore e di gelosia. Per via di due relazioni sentimentali che avrebbero ruotato attorno a una stessa donna, forse sovrapposte o che forse si sono sfiorate nel tempo. E per questo  avrebbe voluto la morte dell’allora ventisettenne Salvatore Randazzo, figlio di quel Francesco Randazzo, inteso «Ciccio Pitanza», ritenuto a quel tempo uomo d’onore della famiglia mafiosa di Milena.

I familiari della vittima – assistiti dall’avvocato Claudio Vitellaro – ossia Carmela Agnese Lidia Aquilino e Pierina Randazzo, rispettivamente madre e sorella dell’ucciso, si sono costituiti parti civili.

Ma secondo i collaboratori di giustizia, sullo sfondo dell’agguato a Randazzo vi sarebbero state altre ragioni. Già, perché il ragazzo – per i pentiti – avrebbe pure dato fastidio . Ma Sorce, con questo delitto non ha nulla che vedere. E non esiste ancora un responsabile.

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