Caltanissetta – Non confluiranno in unico calderone, ma cammineranno parallelamente. Così i due filoni processuali che hanno preso corpo da una morte bianca. E che, contrariamente a come s’era prospettato, non sono stati riuniti.
Ruotano attorno al decesso dell’operaio Rocco Iacona, 44 anni a quel tempo, dipendente della ditta General Service , rimasto ucciso la mattina del 4 Novembre 2017.
L’incidente si è verificato nella discarica di contrada Timpazzo. Lì, quel giorno, lo sfortunato operaio è morto dopo che una pala meccanica, manovrata da un collega di un’altra impresa e che non s’è accorto di lui, lo ha schiacciato contro un furgone.
E uno dei due processi legati alla sua morte riguarda proprio l’altro dipendente che era alla guida del mezzo pesante, Graziano Alecci, chiamato a rispondere di omicidio colposo, mentre l’altro troncone interessa titolari d’imprese che operavano all’interno della discarica, gli allora vertici per la liquidazione dell’Ato e tecnici.
Nell’elenco degli imputati i nomi di Carmelo Lanzarone, Daniele D’Aquila, Filippo Indorato, Giuseppe Morello, Giuseppe Panebianco, Manuela Greco, Nunzio Lipomi, Ruben Gianporcaro, Sergio Montagnino e Vincenzo Greco – assistiti dagli avvocati Davide Anzalone, Giuseppe Dacquì, Laura Geraci, Fabio Fargetta Giuseppe Cascino, Antonio Gagliano, Angelo Cafà, Francesco Salsetta- Maria Licata e Alessandro Geraci – chiamati in causa per presunte violazioni in tema di sicurezza sul lavoro.
I familiari della vittima – assistiti dagli avvocati Carmelo Tuccio e Vittorio Giardino – sono costituiti parti civili in entrambi i procedimenti.