MUSSOMELI – L’Ordine degli architetti nisseni, presieduto dall’architetto Paolo Lo Iacono, con una nota del 23 07 2020 si rivolge al sindaco Giuseppe Catania e al presidente del Consiglio Gero Valenza e scrive: “Ogni opera pubblica è un’occasione infungibile, che se persa rischia non solo di non ripresentarsi, ma di causare un danno permanente. Ed è per questo che il Consiglio dell’Ordine diffonde la cultura del Concorso di Progettazione, a due gradi, garanzia del più alto livello qualitativo, sia progettuale che esecutivo. In detto contesto, alcune notizie apprese dagli Organi di Stampa, hanno dato impulso per esprimere alcune considerazioni nel supremo interesse delle collettività che hanno il privilegio di amministrare”. Ed è qui che incalza il dott. Lo Iacono: “ In riferimento al procedimento inerente Piazza Umberto I, appare incoerente con l’iter logico assoggettare un intervento giunto alla fase esecutiva ad un referendum popolare”. La corretta procedura, laddove l’Amministrazione intende implementare un condivisibile processo democratico, si individua nell’Urban Center, il quale, nella fase preleminare, attraverso la guida di risorse esperte ed idonei strumenti di comunicazione, consegue una soluzione condivisa, che dovrà prima di ogni cosa essere connotata della più alta qualità architettonica conseguibile. Diverse procedure – aggiunge Lo Iacono – sebbene seducenti, considerando aspetti meramente consensuali, risultano induttive di confusione, e molto probabilmente conducenti alla scelta preferita e non alla scelta migliore- Amministrare risorse pubbliche è un privilegio e un onore che va condotto e supportato vincendo la resistenza al pubblico compiacimento, spesso estemporaneo ed effimero”. Circa le notizie sul megaprogetto riguardo il megapiano da 11 milioni di euro, che mira a favorire l’accessibilità turistica, Lo Iacono rimarca: “ Una tale rilevanza di interventi, sembrerebbe affidata a una programmazione elaborata dall’Ufficio Tecnico del Comune di Mussomeli, la cui esiguità di risorse umane nell’Area Tecnica è almeno pari all’encomiabile ma vanificabile impegno, laddove le stesse non vengano rese esecutive da risorse progettuali di adeguato spessore”. A margine di nota, si conclude con la più ampia disponibilità del Consiglio Dell’Ordine a un incontro con l’Amministazione Catania al fine di offrire il prorio contributo, affinchè l’impegno degli Uffici nell’approvigionamento di risorse finanziarie venga correttamente destinato a lasciare alla collettività testimonanzie degne e durature”.
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