Mussomeli – Due grandi conferme per un brand storico, non solo in provincia di Palermo, precisamente a Castronovo di Sicilia, ma anche a due passi da casa nostra, se non proprio a casa nostra. Parliamo del marchio Sparacello, pasticceri di terza generazione, eredi di quella tradizione dolciaria palermitana, nata fra le vette dei Sicani a Castronovo. Dalla buona volontà della nonna paterna, e, dal 2019, presente anche a Mussomeli, paese con cui esiste, proprio per storia di sangue, un legame speciale e straordinario. Che ha avuto la sua epifania semantica nell’iconico, oltrechè buonissimo, “Amaro del Castello”. Con tanto di baffo in primo piano a dirla lunga su storia e memoria. Storie svelate e rivelate che si intrecciano a definire la trama e l’ordito del frammento di un vissuto. Un marchio di certo aduso a riconoscimenti e attestati di qualità, che, ad oggi, dispensa bontà e dolcezza, dai due punti vendita di Castronovo e Mussomeli, rispettivamente gestiti da due figli d’arte, Giuseppe e Ilaria, uniti dalla passione per i dolci e dalla tradizione di famiglia che portano avanti con amore e dedizione. Convinti come sono che senza storia non c’è futuro! Giovani imprenditori che hanno saputo coniugare antiche sapienze alle nuove esigenze di mercato, dimostrandosi abilissimi artigiani al tempo dell’e-commerce. E di fatto, nella settimana calda della Pasqua, due i riconoscimenti tributati alle pasticcerie Sparacello da All Food Sicily, per due loro creazioni, la cassata siciliana e la colomba. Star di vetrine e tavole imbandite a festa. Non uno quindi, ma due must dell’arte pasticcera sicula che porta alto il nome della Trinacria nel mondo. Quello delle cose buone. Fra i dieci nomi della top ten sulle migliori cassate siciliane, stilata dal noto quotidiano online dedicato all’enogastronomia e al turismo nell’isola, assieme ai mostri sacri delle pasticcerie più rinomate di Palermo e Catania, ma non solo, spiccano i due rossi di Giuseppe e Pasticceria Sparacello, Castronovo e Mussomeli, la cui cassata viene elogiata anche, e non solo, sulla base della qualità indiscussa del suo ingrediente principale, la ricotta di Castronovo, “una delle più buone e pregiate dell’isola”. Delizia per gli occhi e per il palato, la cassata siciliana, coi suoi rimandi antichissimi, si conferma il dolce per eccellenza della Pasqua ma sempre perfetto per quei momenti speciali. Sintesi di godimento per il palato e per la vista, un tripudio di opulenza e fe(a)stosità che trova il favore più profondo dei fondamentalisti di un rito. Perchè sarebbe davvero riduttivo relegare sua maestà al ruolo di fine pasto. La “morte” -come si dice in gergo- della ricotta, fra pan di Spagna, glassa e marzapane, con qualche nota di cioccolato e tante di canditi, è bellezza per i puristi della tradizione. Lotta impari per varianti a forno o pastiere che non ci appartengono come tradizione a tavola. Nondimeno, per l’altra candidata, anche la colomba, fra novità e conferme pasquali, ha trovato il suo posticino d’onore sempre nella classifica de “i migliori assaggi di All Food Sicily” di aprile. Una certezza, infatti, il dolce simbolo per eccellenza della Rinascita e dello Spirito Santo, la colomba. Tanto semplice negli ingredienti quanto complessa nella realizzazione, se l’obiettivo è un risultato d’eccellenza. Ecco, in questo caso, il segreto sta nei segreti -appunto!- del mestiere. Che, nel nascondersi legittimamente come natura stessa impone, per converso, si mostrano a regalare quella fragranza e quei profumi che rimangono ancora il sacro mistero profano del giorno di Pasqua e dei tanti ad esso attigui. Ce n’è veramente per tutti e per tutti i gusti, con “sei irresistibili referenze”, dalla classica, a quella con rum, cioccolato e pera, passando per le seducenti ai frutti di bosco e limoncello e dove non poteva certo mancare la classicissima al pistacchio. Unico problema quello della scelta. E come Dio vede e provvede, il garbo e la gentilezza dei padroni di casa, amabili maestri non solo culinari ma anche di bon ton, a tavola e al banco, sapranno, di volta in volta, consigliare il giusto dolce. Come il farmaco. Perchè è proprio vero che i dolci curano lo spirito ancorchè il corpo. Per quanto riguarda Castello Incantato, la redazione si riserva il privilegio di eleggere a regina della top six, la Classica, per il suo sfavillare di fragranza, antico e genuinità. Per le colombe la competizione si è giocata a tavolino con i nomi forti del segmento distributivo e coi maestri fornai, dove a scendere in campo è stato l’asso nella manica dell’artigianalità. Una carta che i maestri pasticceri si sono giocati su un terreno molto ambito dagli operatori del settore ma non parimenti frequentato. Insomma, per dirla fra noi, molti prodotti noti al grande pubblico non possono fregiarsi dell’aggettivo “artigianale”, cosa invece che contraddistingue la Colomba Sparacello e che la rende così “unica”, a detta dei clienti. E poi la delizia per i più piccoli, uova di cioccolato, rigorosamente fatti in casa e agnello di marzapane. Va da sè che se la Pasqua è dolcissima dalle pasticcerie Sparacello, il resto dell’anno non è da meno, con creazioni che, di volta in volta, si offrono a soddisfare i palati più esigenti!