Marianopoli – È stata un’impronta digitale a tradirlo. A farlo smascherare per una pistola e munizioni ritrovate nella sua azienda agricola.
E alla fine è stato condannato per la detenzione di quel piccolo arsenale scovato dai carabinieri durante una perquisizione.
È il settantenne di Marianopoli Leonardo Lombardo che è stato adesso condannato a tre anni di reclusione e quattromila e settecento euro di multa.
Questo il verdetto emesso dal giudice Lorena Santacroce che ha inflitto all’imputato una pena maggiore rispetto alle richieste dell’accusa.
I guai per il settantenne sono iniziati nel momento in cui i carabinieri si sono presentati nella sua azienda agricola nelle campagne di Marianopoli. Era il gennaio di cinque anni fa.
Durante quella perquisizione i militari hanno scovato una pistola e munizioni. Il tutto era sistemato all’interno di un contenitore.
E sono state proprio le sue impronte digitali in quel piccolo recipiente, alla fine, a incastrarlo. Fino a farlo finire in giudizio.
E adesso per lui è arrivata l’affermazione di responsabilità con la pena a tre anni di reclusione per detenzione e ricettazione di armi e munizioni.