Mussomeli – Il chirurgo e candidato a sindaco di Mussomeli rivendica di essere riuscito, insieme ai referenti politici che lo sostengono, a far riaprire la chirurgia dell’”Immacolata Longo” e si toglie qualche sassolino dalle scarpe. “Se a Mussomeli si torna ad operare – precisa il medico – non lo si deve al caso ma alla pervicacia e alla fermezza di persone che, insieme a me, hanno inseguito e conseguito questo importante traguardo, una fatica che si è raddoppiata perché abbiamo dovuto lottare anche contro chi, avrebbe dovuto tutelare la salute pubblica invece, ha messo i bastoni tra le ruote, e per beceri calcoli elettorali sarebbe stato pronto a sacrificare un servizio essenziale dell’ospedale. Ora voglio restituire la verità. Dallo scorso primo marzo – ricorda il dottore Sorce -sono andato in pensione, a distanza di due settimane, il 15 marzo esattamente, c’è la chiusura del reparto di Chirurgia, a causa dell’emergenza Covid ma, soprattutto per la mancanza di chirurghi che il sindaco aveva promesso di fare arrivare ma che nei fatti non sono mai arrivati. Da allora è iniziato il mio lavoro martellante e incessante per riaprire corsia e sala operatoria di un reparto a cui ho dedicato la mia vita e che è di vitale importanza per Mussomeli e i centri del Vallone e del comprensorio dei monti Sicani. In funzione della riapertura di chirurgia ho presentato la domanda per prestare servizio al fine di fronteggiare l’emergenza coronavirus la mia istanza, poiché ero in possesso dei requisiti necessari, è stata accolta alle identiche condizioni contrattuali ed economiche previste dalla legge e applicate alle decine di migliaia di colleghi che si sono adoperati durante il covid. Sono stato assegnato dall’Asp 2 di Caltanissetta al presidio ospedaliero di Mussomeli, dapprima al Pronto soccorso Covid, in seguito in chirurgia ad affiancare i colleghi nell’attività ambulatoriale. Ora, finalmente, riapriamo le sale operatorie, nonostante più di qualcuno, in modo scellerato, si è messo di traverso. Un risultato frutto dell’impegno, della sensibilità e della senso di comunità, che per onestà intelletuale e amor di verità va detto, arriva grazie al lavoro di squadra portato avanti con l’assessore Razza, i vertici dell’Asp 2 di Caltanissetta e l’onorevole Michele Mancuso. Millantare è facile e nocivo, servire la comunità costa fatica ma è utile e gratificante. Al di là dei meriti, ritengo che ciò che sia importante per mussomelesi e cittadini del Vallone sia il ripristino di un servizio essenziale, tra depaperare o potenziare l’ospedale credo che non ci siano dubbi su quale direzione seguire”.
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