Caltanissetta – Non reggono le contestazioni a carico di due imputati accusati di pizzo. Con, sullo sfondo, l’ombra della mafia ipotizzata dalla procura.
Ma alla fine i gelesi a Maurizio Trubia e Diego Nastasi, sono stati assolti con formula piena dal tribunale, nonostante l’accusa ne avesse chiesto la condanna a sette anni e mezzo per il promo ed a cinque anni per il secondo.
Passando, secondo lo spaccato tracciato dagli stessi inquirenti, per un distinguo quanto ai presunti ruoli rivestiti dai due.
Sì, perché secondo il teorema accusatorio uno – Trubia in particolare – sarebbe stato più la mente, l’altro il braccio operativo per le richieste che sarebbero state girate – come ipotizzato dal pm – a piccoli trasportatori che si sarebbero occupati di smaltimento di materiali plastici nelle campagne, soprattutto in relazione alle serre.
Fin qui l’accusa. Perché dal canto loro i due imputati hanno sempre fermamente negato questo loro presunto ruolo che è stato loro affibbiato dai magistrati della direzione distrettuale antimafia nissena.
In sostanza l’accusa non sarebbe riuscita a dimostrare il reale ruolo impositivo che sarebbe stato ricondotto ai due con richieste estorsive.