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Pratica sul campo con una realtà all’avanguardia, tour degli studenti di Catania in ingegneria delle acque e dei trasporti in impianti strategici di Caltaqua

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Caltanissetta – L’occasione è stata un confronto con una realtà all’avanguardia. Questo il senso della lezione “itinerante” per una trentina di studenti del corso di laurea magistrale in ingegneria delle acque e dei trasporti del dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’università di Catania, in tour in alcune strutture strategiche di Caltaqua. Al loro fianco i docenti di costruzioni idrauliche e marittime e idrologia, Antonino Cancelliere e Nunziarita Palazzolo e David Johnny Peres.

Gli studenti, attraverso questa esperienza di confronto con il gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, hanno avuto l’opportunità di approfondire aspetti tecnici, gestionali e di innovazione come, ad esempio, il complesso sistema di telecontrollo che consente di verificare la “tenuta” della rete idrica visualizzando in tempo reale alcuni dati strategici – come portata e livelli delle acque – e, all’occorrenza, effettuare da remoto manovre così da accorciare sensibilmente i tempi di intervento.
Per  studenti e docenti la prima tappa è stata alla sorgente Bubbonia, nel Mazzarinese, ma a servizio dell’abitato di Gela. È un’infrastruttura nodale su cui Caltaqua ha investito oltre un milione di euro, così da migliorare quantitativamente l’approvvigionamento idrico nell’area, ma anche sotto il profilo qualitativo. Queste acque, infatti, a basso contenuto di cloruri e solfati, apportano una positiva miscelazione nelle acque erogate attualmente dal fornitore di sovrambito Siciliacque.
Secondo step, invece, al serbatoio San Giuliano, a Caltanissetta, che ospita anche il laboratorio acque potabili, accreditato ISO 17025. E il costante monitoraggio della qualità dell’acqua immessa in rete da Caltaqua è stato il leitmotiv di questa seconda tappa. Nel laboratorio di San Giuliano, infatti, vengono eseguite mediamente 1300 analisi l’anno., attraverso prelievi lungo tutta la rete idrica. Test utili alla verifica dei parametri i cui risultati vengono poi resi pubblici con la pubblicazione sul sito web istituzionale.
I futuri ingegneri delle acque e dei trasporti hanno potuto toccare con mano, con esperienze sul campo, tutta la teoria studiata. E sono stati tanti gli aspetti che hanno potuto approfondire guardando anche curiosità come l’utilizzo di tecnologia robotica all’avanguardia per la pulizia dei fondali dei serbatoi o approfondimenti sulla diversa componentistica che costituisce il sistema-serbatoio. Una vera e propria pratica immersiva resa ancor più tangibile dall’esperienza del personale del laboratorio, dei tecnici della rete e del telecontrollo, insieme al responsabile per la ricerca di fonti proprie che hanno un po’ condotto per mano gli studenti in questa preziosa full immersion.

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