Caltanissetta – Condannato per maltrattamenti ai danni della moglie. Che qualche anno fa si è pura tolta pura la vita. La donna era assistita dall’avvocato Rosario Didato.
È di due anni e otto mesi di reclusione la pena che è stata inflitta a un cinquantenne canicattinese. In più è stato pure condannato a risarcire la parte civile ed è stato liquidato in ventimila euro. Ma, di contro, è stato assolto perché il fatto non sussiste per altre ipotesi di reato nei confronti dei figli.
Avrebbe pure poggiato un coltello al petto di uno dei figli perché non gli sarebbero andati giù le spese per il doposcuola.
Il pronunciamento è stato emesso dal giudice del tribunale di Agrigento, Nicoletta Sciarratta.
L’avrebbe colpita allo stomaco anche quando era in gravidanza. E poi l’avrebbe presa ripetutamente a calci, schiaffi e pugni o sbattuta contro il muro, procurandole lesioni e minacciandola di morte. Insultata e apostrofata pesantemente dandole anche della «donna inutile» o «donna di strada».
Altre volte le avrebbe puntato un coltello al volto minacciandola di gettarla giù dal balcone. E nel momento in cui la moglie aveva trovato un lavoro , lui – assistito in giudizio dall’avvocato Giovanni Salvaggio – l’avrebbe screditata e insultata anche davanti ai colleghi. Un incubo che sarebbe andato avanti per anni rendendo impossibile la vita della donna che, poi, ha deciso di farla finita.