Caltanissetta – È di estorsione che è stato accusato. Perché, secondo la tesi accusatoria, avrebbe preteso casa gratis e, in più, lavori extra pure quelli a sbafo.
Questa la contestazione che ha trascinato a giudizio il presidente di una coop edilizia che in passato è stato anche consigliere comunale a palazzo del Carmine.
Processo per il cinquantasettenne Riccardo Rizza – assistito dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Michele Destefani – che dovrà esser giudicato per l’ipotesi di estorsione.
La cooperativa edilizia «Doimo 87» (assistita dall’avvocato Dino Milazzo) ha chiesto e ottenuto di potersi costituire parte civile.
L’imputato, secondo i magistrati, avrebbe preteso che l’amministratore della società che ha avuto in appalto i lavori per la realizzazione di un complesso di villette, sborsasse la quota che la moglie dello stesso Rizza avrebbe dovuto sborsare.
Qualcosa, in particolare, come 320 mila euro in denaro contante. Ma non è finita qui. Perché lo stesso presidente della cooperativa avrebbe preteso, sempre per la villetta a nome della moglie, lavori e materiali extra capitolato per un valore aggiuntivo di altre 72 mila euro.
I fattiin questione, secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbero racchiusi tra il dicembre del 2011 e l’estate di cinque anni fa