Caltanissetta – «Chiediamo un incontro al governo regionale perché inserisca gli operatori ecologici tra le priorità del piano vaccinale». L’esortazione s’è levata da Csa-Cisal e guarda ai rifiuti speciali da covid.
«Uno degli effetti collaterali della pandemia è rappresentato dai rifiuti speciali da covid-19 e soprattutto dal servizio di raccolta che finora, con pessimi risultati, è stato assegnato alle Asp», è stato sottolineato.
«Migliaia di siciliani in quarantena sono stati costretti a tenere a casa la propria immondizia anche per tre settimane inondando di richieste d’aiuto gli enti locali. Un vero e proprio cortocircuito istituzionale, visto che a volte le Asp non hanno nemmeno informato i Comuni dell’impossibilità di assicurare il servizio o non hanno trasmesso l’elenco di chi era in quarantena» è stato ribadito dai vertici del sindacato.
Un presunto disservizio che anche dall’Anci regionale, attraverso il presidente Leoluca Orlando, è stato denunciato.
In questa visione globale, su scala regionale, lo stesso sindacato ha rimarcato che «il mancato tracciamento ha portato a mischiare rifiuti speciali a rifiuti normali, senza alcun controllo, e registriamo un aumento dei positivi anche fra gli operatori ecologici».
Da qui la richiesta di un incontro urgente con il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro «per segnalare la necessità di assegnare una priorità nelle vaccinazioni proprio agli addetti di questo delicato servizio».