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Procedure più snelle per attingere acqua da pozzi e corsi, istanze di agricoltori e allevatori da presentare al Genio civile

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Caltanissetta – Procedure più rapide per il rilascio dell’autorizzazione all’attingimento da pozzi e corsi d’acqua. È riservato ad allevatori ed agricoltori. È frutto di una la direttiva dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e mobilità e che il prefetto Chiara Armenia ha ufficializzato a tutti i comuni della provincia nissena.

Più in dettaglio, «per il perdurare dello stato di emergenza che impone l’adozione di tutte quelle iniziative che possono in qualche modo contribuire a fronteggiare l’attuale crisi idrica, chiunque abbia presentato richiesta di nuove licenze di attingimento, finalizzata al mantenimento delle attività agricole, zootecniche e di trasformazione delle relative produzioni, nelle more del rilascio del provvedimento abilitativo da parte degli uffici provinciali del Genio civile, può esercitare l’attività di attingimento delle risorse idriche da corsi d’acqua, sorgenti superficiali e da pozzi successivamente alla presentazione della relativa istanza all’ufficio del Genio civile competente per territorio».

All’istanza dovranno essere allegate la necessaria documentazione, l’attestazione di avvenuto pagamento del canone minimo e la relazione di un tecnico che attesti il possesso dei requisiti necessari.

Il genio civile, entro cinque giorni dalla presentazione della domanda – dopo averne ovviamente verificato la regolarità – rilascerà l’attestazione di avvenuta presentazione, mentre il provvedimento conclusivo sarà rilasciato entro sessanta giorni.

È stato pure ribadito a chiare lettere che «potranno beneficiarne le istanze inoltrate esclusivamente per usi agricolo e zootecnico o di trasformazione dei relativi prodotti, con approvvigionamento di acque da corsi d’acqua, sorgenti e da pozzi, anche già autorizzati e attualmente sigillati  o convertiti ad uso domestico, anche se rientranti nei comprensori dei Consorzi di bonifica, che dovrà intendersi limitato a quantitativi minimi sufficienti al mantenimento degli allevamenti e all’irrigazione di soccorso, garantendo, in ogni caso, per i corsi d’acqua il minimo deflusso vitale, laddove definito, e una portata continua massima di prelievo, da ciascun pozzo, non superiore un litro al secondo».

Una  misura, questa snellita, che rimarrà in vigore fin quando proseguirà questa situazione di emergenza a causa della crisi idrica.

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