Home Cultura «Quando prevenire è peggio che punire», nuovo volume a cura di BCsicilia

«Quando prevenire è peggio che punire», nuovo volume a cura di BCsicilia

371 views
0

Caltanissetta – “Quando prevenire è peggio che punire. Torti e tormenti dell’inquisizione antimafia”. È il volume che vede la luce sotto l’ala dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, della Camera penale di Caltanissetta, dell’istituto superiore “Carafa”, del Comune di Riesi e di BCsicilia.  L’appuntamento è per sabato 19 febbraio 2022 alle 18 nell’aula magna del liceo scientifico di Riesi.

A curare gli onori di casa la presidente della sede di Riesi di BCsicilia, Maria Catena Sanfilippo, con interventi musicali della pianista Paola Milazzo.
Tra gli interventi previsti, Elisabetta Zamparutti, Sergio D’Elia, Sabrina Renna, Antonio Coniglio e Rita Bernardini per l’associazione “Nessuno tocchi Caino”.
In programma, tra le altre, la presenza del presidente della Camera penale di Caltanissetta, Sergio Iacona, dell’avvocato Giacomo Ventura, del sindaco di Riesi, Salvatore Chiantia, del presidente regionale BCsicilia, Alfonso Lo Cascio e della docente e scrittrice Rosaria Carbone, del direttore salesiano di  Riesi, don Francesco Bontà

« Il contrasto alle organizzazioni criminali è un obiettivo sacrosanto ma il modo peggiore per perseguirlo è la terribilità di campagne di persecuzione alimentate dalla stessa folle cultura del sospetto che qualche secolo fa portava al rogo donne innocenti accusate di stregoneria», è stato osservato dagli organizzatori dell’evento.

Il libro ripercorre storie di imprenditori estranei alla mafia e “condannati” da informazioni interdittive e misure di prevenzione “antimafia”.
«L’Associazione “Nessuno tocchi Caino” – è stato spiegato – ha intrapreso il viaggio della speranza attraverso la Calabria, la Puglia e la Sicilia per incontrare persone che hanno vissuto sulla loro pelle la prepotenza di una misura giudiziale che ha causato il fallimento delle proprie imprese o lo scioglimento di un consiglio comunale. Un viaggio – hanno concluso – che ha voluto portare speranza al di là di ogni speranza, dignità e certezza del diritto, sicuri che la lotta alla mafia possa essere combattuta senza minare i principi dello Stato di diritto e i diritti umani fondamentali».

Ti è piaciuto questo post?

Clicca sulle stelline per dare un voto!

Average rating 5 / 5. Vote count: 1

Vota per primo questo articolo

Condividi