Gela – Scattano nove provvedimenti «Daspo Willy» a carico dei partecipanti alla rissa avvenuta la notte dell’8 ottobre scorso alla stazione di servizio Gb Oil di Gela.
Così è stata ribattezzata la nuova misura introdotta dal nuovo decreto sicurezza che prende il nome di Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso davanti un locale di Roma durante un pestaggio. La nuova normativa prevede la possibilità, da parte del questore, di disporre per ragioni di sicurezza il divieto nei confronti di persone ritenute socialmente pericolose, a seguito di gravi disordini in locali pubblici esercizi o nelle aree vicine.
Il provvedimento disposto adesso dal questore di Caltanissetta è scattato sull’onda della violentissima rissa, con tanto di sparatoria, scoppiata la sera dell’8 ottobre scorso. Quella notte, durante un addio al nubilato, per qualche apprezzamento di troppo è scoppiata una violenta lite tra due gruppi contrapposti, uno di gelesi, l’altro di licatesi, all’interno del bar della stazione di servizio Gb Oil.
In undici se le sono date di santa ragione devastando pure il locale all’interno. Ma s’è sfiorata la tragedia quando il gelese Paolo Quinto Di Giacomo, arrivato in zona in seguito alla chiamata di una familiare, nonostante fossero già presenti pattuglie di polizia e carabinieri, ha tirato fuori una pistola con silenziatore e ha esploso diversi colpi contro un licatese, ritenuto un po’ come colui che avrebbe acceso la miccia della rissa con qualche apprezzamento di troppo.
Poi Di Giacomo è stato arrestato per l’ipotesi di tentato omicidio mentre gli altri partecipanti a quella bagarre altre persone identificate denunciate per i reati di rissa e lesioni.
Ora nei confronti dei nove, cinque gelesi e quattro licatesi, che hanno causato i disordini, il questore ha emesso provvedimento di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento.
