Caltanissetta – Ladri di “oro rosso” lasciano al buio un’intera contrada. Ma sono stati smascherati e arrestati dalla polizia per l’ipotesi di furto aggravato.
Sono un trentottenne e un trentacinquenne, di nazionalità romena, che avevano lasciato al buio la zona di Piano Mangione, a Niscemi. Da lì hanno rubato una sessantina di metri di cavo che rivenduto nel mercato nero avrebbe fruttato loro intorno alle quattrocento euro.
È sull’onda di una precedente catena di furti che la polizia ha intensificato i controlli in cerca dei ladri di rame. E alla fine in due sono caduti in trappola.
Gli agenti hanno notato un giovane che, dopo aver aperto un tombino e armeggiato dentro, dopo avere risposto qualcosa nel bagagliaio, si è allontanato su un’auto arrivata in un secondo momento e guidata da un complice.
Poco dopo sono stati intercettati da una pattuglia ed è scattata la perquisizione. Nel bagagliaio della loro auto, oltre al rame, sono stati rinvenuti una tronchese con manici rivestiti con materiale in gomma isolante e un coltello a serramanico. Attrezzi utilizzati per il taglio.
Su richiesta della procura di Gela, i due arrestati sono stati processati con il giudizio direttissimo e, al termine dell’udienza, il giudice ha disposto l’obbligo di firma negli uffici di polizia, tre volte a settimana, oltre a vietare loro di allontanarsi da casa nelle ore serali e notturne.
In quelle stesse zone si erano già verificati altri furti e pochi giorni fa gli agenti hanno pure scoperto un fuoco che stava bruciando cavi elettrici per eliminare la guaina dal conduttore in rame. Combustione, quella degli isolanti, che emettono fumi densi e scuri altamente tossici e corrosivi.
