Caltanissetta – È in un appartamento nel cuore del centro storico nisseno che si nascondeva una osteria. Gestita da una donna di nazionalità straniera.
E alla fine, oltre a scattare la chiusura del locale abusivo, per lei sono scattate sanzioni assai “salate” e il sequestro di un bel po’ di merce.
Tutto ha avuto inizio nel momento in cui è arrivata una chiamata alla sala operativa della questura per segnalare una lite in casa.
Ma in quell’abitazione gli agenti non hanno trovato nessun bisticcio in corso. La loro attenzione, però, è stata attirata da un cartello affisso proprio all’ingresso di quell’appartamento. Un foglio con su scritto «no credit». Un aspetto, questo, che ha insospettito gli agenti che a quel punto hanno controllato da dentro quell’appartamento.
E ben presto si sono resi conto che lì si celava un vero e proprio locale. In una delle stanze sono stati pure trovati tre clienti, stranieri, che stavano bevendo e mangiando a un tavolo.
E gli agenti – mentre nel frattempo è arrivata anche la polizia municipale – alla fine hanno sequestrato
500 bottiglie di birra di varie marche, 30 bottiglie di gin, 60 lattine di bibite, 60 chilogrammi di prodotti ittici e pollame congelato e altri prodotti alimentari.
Mentre per la donna sono scattate sanzioni che vanno da un minimo di 2.500 a un massimo di 15 mila euro per mancanza di autorizzazione alla vendita e altre sanzioni variabili da 1.500 a 9 mila euro per la mancata comunicazione d’inizio attività.
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