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«Scuole aperte per il territorio», l’istituto «Puglisi» di Serradifalco, Milena e Montedoro strizza l’occhio al progetto d’inclusione e potenziamento

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Milena – È stato ribattezzato «Scuole aperte per il territorio». È il nuovo progetto, totalmente gratuito, dedicato agli alunni delle tre sedi scolastiche di Serradifalco, Milena e Montedoro dell’istituto comprensivo «Puglisi» diretto da Valeria Vella. Nel concreto, un paio di centinaia di alunni parteciperanno a un programma che ha per obiettivo «combattere la povertà educativa e favorire la socializzazione, l’inclusione e il potenziamento delle competenze».

L’Istituto «Puglisi» aderirà a questa iniziativa con un progetto che si svilupperà in due step. La prima all’interno della scuola con attività educative e laboratori, cui seguirà una “tre giorni” allo Sporting Club di Cefalù. Lì , gli alunni parteciperanno ad attività sportive e ludico-educative. Saranno coinvolti oltre venti docenti esperti e tutor, sia interni che esterni, che guideranno i ragazzi in questo percorso formativo.

«L’educazione scolastica – ha sottolineato la dirigente Vella – non si esaurisce solo in aula, ma si espande nel territorio, contribuendo alla formazione di cittadini attivi e consapevoli. In un contesto socio-educativo complesso come quello attuale, è sempre più evidente l’importanza di creare spazi in cui i giovani possano vivere esperienze formative diverse, in grado di stimolare le loro capacità cognitive, emotive e relazionali… la scuola, attraverso progetti mirati, diventa così un presidio fondamentale per il contrasto alla povertà educativa e per la promozione di un ambiente inclusivo, capace di fornire opportunità di crescita a tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background socioculturale».

 E, nello specifico, «il progetto “Scuole aperte per il territorio” – ha aggiunto la dirigente – mira proprio a rispondere a queste esigenze e si propone di contenere il fallimento formativo attraverso il prolungamento del tempo-scuola e l’attivazione di azioni concrete per contrastare la povertà educativa e favorire la socializzazione e il potenziamento delle competenze, con particolare attenzione alle aree territoriali più svantaggiate».

In tal senso la dirigente Vella ha rimarcato che la scuola «ha voluto coinvolgere tutti gli alunni delle classi della Scuola Secondaria di primo grado – afferma la dirigente Vella – per rispondere alle finalità di inclusione, socializzazione e contrasto alla povertà educativa, richieste dal bando… questo progetto rappresenta un’opportunità unica per i nostri studenti di crescere, imparare e vivere esperienze significative insieme, in un contesto di collaborazione e rispetto reciproco. Crediamo fermamente che iniziative come queste possano fare la differenza nella vita dei nostri ragazzi, permettendo loro di affrontare l’anno scolastico con maggiore consapevolezza e motivazione».

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