Mussomeli – Le mie tracce sono state trovate lì perché avevo eseguito lavori di pulizia nel garage … sono stato lì da svuota tutto». S’è difeso, negando di avere partecipato al sequestro il ventinovenne di Mussomeli, R.M. (assistito dall’avvocato Teres Alba Raguccia) accusato di sequestro di persona a scopo estorsivo, già comparso per l’interrogatorio di garanzia dinanzi il gip di Caltanissetta, Emanuela Carrabotta..
Altri due complici destinatari di ordinanza di custodia cautelare, sono ancora ricercati dai carabinieri.
Sono accusati di avere sequestrato un ragazzo di nazionalità turca per poi chiedere al padre, un funzionario di polizia irachena, un riscatto di 460 mila dollari.
Il giovane straniero, che si trovava a Bolzano dal cugino, è stato attirato in trappola. E proprio il ventinovenne di Mussomeli, secondo carabinieri e magistrati, sarebbe stato titolare della carta Evolution utilizzata per acquistare alla vittima il biglietto ferroviario da Bolzano a Caltanissetta.
Ma una volta arrivato a Caltanissetta, il malcapitato sarebbe stato caricato in auto e trasferito a Mussomeli. Lì sarebbe cominciato l’incubo. Perché lo avrebbe rinchiuso in una casa in centro. Lo hanno prima bendato e poi legato con una catena di ferro bloccandogli una caviglia a un gancio che sporgeva dal pavimento. Era il 17 aprile del 2023.
Soltanto quattro giorni dopo il sequestrato sarebbe riuscito a liberarsi dalle catene e a salire sul tetto dello stabile. Lì è stato notato da abitanti della zona che hanno avvertito i carabinieri. Mentre nel frattempo, dall’Iraq , il padre aveva lanciato l’allarme e il cugino , che si trovava a Bolzano, ha presentato denuncia di scomparsa.
Intanto il ventinovenne di Mussomeli, il solo finora dei tre destinatari di misura ad essere stato arrestato, resta rinchiuso in carcere.