Home Cronaca Sequestro milionario di beni, i consulenti: «Niente di losco, tutto lecito»

Sequestro milionario di beni, i consulenti: «Niente di losco, tutto lecito»

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Caltanissetta – Tutti beni acquisiti in assoluta trasparenza. Senza l’apporto di capitali sospetti e nulla di nebbioso in tutte le operazioni alla base. Come dire tutto alla luce del sole.

A sostenerlo sono stati gli esperti nominati dalla difesa  di un imprenditore che insieme a suoi familiari ha subito un maxi sequestro di beni. Il valore complessivo toccherebbe il tetto dei 10 milioni di euro.

È il settantunenne Giuseppe Li Pera, i figli Pamela, Alessandro e Isabella  e il marito di quest’ultima, Salvatore D’Antoni – assistiti dagli avvocati Ernesto Brivido, Daniele Osnato, Giovanni Grasso e Rudy Maira – il cui destino dei loro possedimenti è adesso al vaglio della sezione patrimoniale del tribunale misure di prevenzione.

A sostenere l’assoluta liceità della provenienza dei loro beni sono stati i commercialisti Alvise Falzone e Giuseppe Roma, che hanno ricostruito un quadro patrimoniale degli interessati scivolando a ritroso nel tempo di parecchi anni.

E, in particolare, per quanto riguarda la situazione di Li Pera senior gli esperti hanno fatto pure riferimento al periodo in cui lo stesso ha avviato un rapporto di collaborazione con la giustizia per una decina di anni, fino al 2001.

In quegli anni lo stesso imprenditore – è stato sottolineato dagli esperti – si sarebbe lamentato con il servizio di protezione perché le somme a lui corrisposte come collaborante sarebbero state, a suo dire ,esigua. Da qui la richiesta di potere svolgere attività lavorativa come consulente per società. Istanza che poi gli sarebbe stata accordata.

Altri aspetti della difesa, invece, si sarebbero incentrati sulla presunta trasparenza nell’acquisto e rifacimento di una villa da parte di Pamela Li Pera.

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