Caltanissetta – Sono state settanta le denunce in provincia presentate alla polizia per atti persecutori: il dato è riferito al primo semestre dell’anno in corso. E il settanta per cento con vittime femminili.
Sono stati, invece, 115 i casi di maltrattamenti contro familiari o conviventi e, più in dettaglio, il settantaquattro per cento con vittime femminili e cinque violenze sessuali, di cui l’ottanta per cento con vittime femminili.
Dal primo gennaio a oggi sono stati settantanove gli ammonimenti su iniziativa del questore per violenza domestica, tre ammonimenti per atti persecutori e un ammonimento su istanza per revenge porn.
Oltre agli ammonimenti, a tutela delle vittime di violenza, nei confronti di uomini maltrattanti sono state emesse sei proposte di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza presentate dal questore al tribunale, un divieto di accesso all’esercizio commerciale dove lavora la vittima e un foglio di via obbligatorio con divieto di ritornare nel comune dove vive la vittima.
«Per quanto sia innegabile l’esigenza di assicurare alla giustizia l’autore della violenza – ha spiegato il questore Pinuccia Albertina Agnello – è necessario che la vittima prenda innanzitutto coscienza del fatto di esserlo… In questo senso si rende indispensabile l’azione in chiave preventiva, attraverso la formazione, l’informazione e la sensibilizzazione che ogni anno vedono in campo la polizia di Stato tra i banchi di scuola e nelle manifestazioni pubbliche dedicate al tema della violenza di genere per contribuire a sviluppare la cultura del rispetto nei confronti dell’altro sesso da parte degli uomini». E nei prossimi giorni sono previsti altri incontri con le scolaresche, per sostenere la campagna contro la violenza di genere “Questo non è amore” «che – è stato spiegato – mira a sviluppare maggior consapevolezza in tutta la cittadinanza, ed in particolare nelle donne, sul potenziale pericolo di certi comportamenti che spesso vengono anche tollerati».
Rimanendo in tema, la questura di Caltanissetta ha aderito all’iniziativa «Orange the world», promossa da «UN Women» – ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere, impegnato nella lotta verso ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne – illuminando di arancione la stessa questura di Caltanissetta e il commissariato di Gela.