Caltanissetta – Tagli alle infrastrutture nell’isola per finanziare il riarmo. È in questa direzione che viaggia la denuncia la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo. «Com’era prevedibile la Regione siciliana si è piegata nuovamente ai bisogni romani, tagliando infrastrutture utili ai cittadini siciliani per finanziare il riarmo europeo targato Von Der Leyen», è l’appunto della parlamentare.
«La realtà – è andata avanti – è che con la delibera del 3 ottobre vengono spostati oltre 250 milioni di euro da obiettivi strategici per le nostre infrastrutture, come il completamento della Siracusa – Gela o opere al servizio degli aeroporti minori, per finanziare una nuova voce, la priorità dodici, dedicata allo “Sviluppo d’infrastrutture di difesa resilienti”… Mentre le nostre strade, gli ospedali e le scuole cadono a pezzi, Schifani e le destre svendono la Sicilia sul tavolo del riarmo», è l’affondo di Campo.
«Formalmente – ha spiegato la parlamentare regionale – viene detto ai cittadini che le somme serviranno a un’infrastruttura civile, l’interramento della linea ferroviaria e il prolungamento della pista dell’aeroporto di Catania Fontanarossa. Ma la stessa delibera – ha aggiunto – chiarisce che tali opere dovranno avere anche una funzione duale, cioè rispondere a esigenze di sicurezza e difesa militare». E, analizzando la questione, ha evidenziato come «in sostanza la Regione ha sfruttato l’occasione offerta dall’Unione europea che, nel regolamento sulla “Mobilità militare” consente di destinare fondi Fesr anche a infrastrutture di difesa, per convogliare risorse enormi su un’unica area della Sicilia, quella del Catanese».
E dall’analisi della situazione trasporti nell’isola, la stessa Stefania Campo ha rimarcato che «il contesto è quello di una Sicilia in cui servono 14 ore e 18 minuti se si vuole prendere un treno che da Trapani ti porta a Ragusa, la cui stazione peraltro è chiusa per mancanza di treni compatibili con la linea ferrata… Chiediamo quindi alla Giunta di rendere pubbliche tutte le tabelle di rimodulazione, di indicare quali territori perdono risorse a vantaggio del Catanese e di chiarire quali rapporti intercorrono con il ministero della Difesa nella definizione dei progetti», ha concluso la deputata pentastellata.






























