Caltanissetta – Il sistema loro attribuito è quello noto come cavallo di ritorno. In concreto prima il furto di qualcosa e, poi, la richiesta di denaro per restituire al proprietario.
Queste le contestazioni che, in sintesi, hanno trascinato a giudizio tre sospetti estorsori… che estorsori non erano.
Già, perché alla fine sono usciti indenni dal procedimento che s’è celebrato a loro carico. Tre in tutto gli imputati, Salvatore e Francesco A. e Gaetano A. che al termine dell’istruttoria dibattimentale ne sono usciti assolutamente “puliti”.
Di contro il pubblico ministero ha chiesto la condanna di ciascuno di loro a tre e mezzo di reclusione. Ma la tesi accusatoria, con gli elementi con cui è stata prospettata, non ha retto al vaglio del giudice.
Il terzetto è stato ritenuto coinvolto in un giro di richieste di denaro per la restituzione, ai proprietari, di mezzi che sarebbero stati rubati. Un copione già visto tantissime altre volte ma che, in questo caso, non è stato ritenuto riconducibile ai tre imputati.