Caltanissetta – È stato il loro nervosismo a tradirli. Così da finire nei guai con la giustizia. Sì, perché alla fine sono stati arrestati dai carabinieri perché ritenuti due sospetti pusher in trasferta.
Al centro della vicenda sono finiti due nisseni , il trentunenne Francesco Calà e il trentunenne Luigi Lonobile – entrambi assistiti dall’avvocato Ernesto Brivido – il primo con qualche grana giudiziaria alle spalle sempre per droga, il secondo prima di questo episodio assolutamente sconosciuto alla giustizia.
Sono stati arrestati, in prima battuta, dalla polizia stradale di Buonfornello. È all’interno dell’area di servizio «Caracoli sud», lungo la carreggiata Palermo-Catania dell’autostrada A19, che i due sospetti spacciatori sono stati intercettati da una pattuglia.
Nel momento in cui è stato chiesto loro di mostrare i documenti personali, il loro nervosismo si è fatto più che palpabile.
Così , dopo essere stati autorizzati telefonicamente dalla procura di Termini Imerese, hanno eseguito una perquisizione particolarmente accurata.
Durante l’ispezione , all’interno del marsupio che Lonobile teneva alla cintura, sono stati scovati due panetti di hashish , del peso di un etto ciascuno, avvolti nel cellophane e con un cartellino, sulla confezione, riportante la scritta “nutella”.
Ma non è tutto. Sì, perché in una tasca anteriore dei pantaloni indossati da Calà. A quel punto è stata ispezionata anche la Fiat Stilo su cui i due viaggiavano, ma nell’abitacolo non è stato trovato nulla.
I due sono stati poi arrestati per detenzione e spaccio di stupefacenti e , nell’immediato , sono stati rinchiusi in una cella del carcere «Pagliarelli».
Assistiti dall’avvocato Ernesto Brivido, sono poi comparsi dinanzi al giudice del tribunale di Termini Imerese. Ma al momento della direttissima hanno scelto di fare scena muta. Il giudice, accogliendo le richieste della difesa, ha convalidato il provvedimento restrittivo, disponendo a loro carico il solo obbligo di dimora a Caltanissetta in attesa di essere processati.