Caltanissetta – Ancora una volta lo hanno sorpreso a bruciare fili di rame. È la seconda volta nell’arco di un paio di mesi e sempre nella stessa zona, al villaggio Santa Barbara di Caltanissetta.
Già a marzo era stato al centro di una vicenda fotocopia. Ma in quella circostanza i poliziotti hanno sequestrato una ottantina di chili di cavi, a fronte del mezzo quintale di adesso.
Così per un trentottenne nisseno che già in passato ha avuto problemi con la giustizia ed è stato avvisato oralmente dal questore.
Ora gli sono stati trovati una cinquantina di chilogrammi di rame. È stata una volante di polizia, durante un servizio di controllo del territorio, a notare un forte fumo nero a distanza.
Si sono avvicinati nella zona da dove proveniva e dentro un rudere di campagna hanno trovato il trentottenne che in qualche modo stava provando a spegnere il fuoco.
Ma un intenso fumo nero e un forte odore acre avevano già invaso l’aria. A nulla sono valsi i suoi tentativi fermare le fiamme.
Durante le perquisizione che ne è seguita, gli agenti hanno rinvenuto sempre in quella catapecchia una terza matassa.
Sulla provenienza di tutto quel materiale – esattamente com’era già accaduto in passato – l’uomo non è stato in grado di fornire alcuna spiegazione.
Il materiale è stato sequestrato dai poliziotti, mentre a carico dell’uomo è arrivata la denuncia per ricettazione e combustione illecita di rifiuti pericolosi.
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