CALTANISSETTA – Il gruppo di trafficanti di droga si sarebbe servito di pusher minorenni. E li avrebbero pagati, oltre che con soldi, anche con dosi di stupefacente.
Così si sarebbe organizzata la presunta rete che avrebbe movimentato grosse partite di cocaina, hashish e marijuana nel Nisseno. È stata smascherata dalla polizia che, nella notte, ha eseguito otto misure cautelari firmate dal gip di Caltanissetta. All’operazione hanno preso parte anche squadra mobile di Palermo e agenti del reparto prevenzione crimine e del reparto cinofili di Palermo.
Quattro i sospetti vertici dell’organizzazione che sono finiti in carcere, mentre per gli altri quattro coinvolti – tre dei quali ritenuti partecipi – è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Caltanissetta. Queste le risultanze delle indagini curate dalla squadra mobile nissena e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia.
È una fitta rete di spaccio quella che il gruppo avrebbe creato, secondo le indagini di polizia e magistrati, che si sono sviluppate tra giugno e novembre di tre anni fa. E nel tempo sono stati sequestrati un chilo di hashish e oltre un etto di cocaina, in tre sono stati arrestati e sono stati segnalati alla prefettura parecchi assuntori, clienti dei coinvolti nella retata scattata nella notte.
La piazza di spaccio si sarebbe concentrata prevalentemente, nel centro storico di Caltanissetta e nell’area a ridosso di piazza Roma, nella zona della stazione ferroviaria.
Di volta in volta i clienti avrebbero chiamato gli spacciatori per fissare un appuntamento per la consegna. Altre volte la cessione sarebbe avvenuta direttamente in casa dei presunti trafficanti.