Caltanissetta – Non è caduta nel vuoto l’esortazione al governo regionale perché si acceleri su stabilizzazione Asu Beni culturali. Team spinoso, che guarda a una storica vertenza, su cui nei giorni scorsi ha posto l’accento il capogruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Antonio De Luca, che aveva evidenziato come «la chiusura di musei, parchi archeologici e altri siti culturali, nel periodo di maggiore afflusso da parte dei visitatori, sarebbe l’ennesima, pesantissima tegola su una regione alla prese con mille, drammatiche emergenze… c’è già una norma votata dall’Ars in questo senso, la Regione deve solo trovare il modo di metterla in pratica al più presto».
E adesso l’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’ordine del giorno dei pentastellati proprio sulla stabilizzazione degli Asu dei beni culturali, prevista entro il 31 dicembre prossimo. «Mi auguro non cada nel vuoto», ha osservato, però, lo stesso De Luca.
Secondo una circolare assessoriale di pochi giorni fa, passando per un’apposita selezione, potranno essere stabilizzati quei lavoratori socialmente utili che figurino nell’elenco regionale
E sono qualcosa come tremila gli interessati che potranno esser assunti da comuni, liberi consorzi comunali, città metropolitane e aziende sanitarie e ospedaliere. Non la Regione e gli enti collegati.
Secondo direttive, per ciascun lavoratore Asu l’ente potrà riceve un contributo di poco superiore ai diciannovemila euro annui lordi, compresi assistenza e previdenza.