Marianopoli – «Basta con la chiusura della statale 121». È il grido che s’è levato dai quattordici sindaci dell’area del vallone protagonisti, con alcune centinaia di cittadini, di una manifestazione di protesta.
«Non è più possibile accettare questa situazione che va avanti da cinquantadue anni… è stata chiusa con ordinanza del 1977 ma di fatto la frana è del 1972… ora dopo oltre mezzo secolo non possono venirci a dire che non tolgono il fango perché la strada è chiusa al transito». Ha rimarcato con forza il sindaco di Marianopoli, Salvatore Noto.
È stato il cuore pulsante della marcia a cui hanno partecipato anche i sindaci Giuseppe Catania di Mussomeli, Maria Paola Immordino di Villalba, Salvatore Virciglio di Bompensiere, Sarino Nuara di Campofranco, Salvatore Caruso di Acquaviva, Pippo Montesano di Vallelunga , Giuseppina Catania di Sutera, Claudio Cipolla di Milena, Rosario Carapezza di Resuttano, Gioacchino Comparato di San Cataldo, Giuseppe Ippolito di Santa Caterina, Giovanni Zuccalà di Butera, e Pietro Polito di Petralia sottana.
E alla fine hanno firmato un documento, da inviare alla presidenza della Repubblica, chiedendo la nomina di un commissario con poteri speciali, preferibilmente da individuare tra i sindaci che hanno animato la protesta e poi che Anas e Libero consorzio mettano subito in sicurezza la strada prima dell’arrivo della stagione invernale. Peraltro Anas da tre anni dovrebbe completare il progetto che riguarda i sette chilometri e mezzo resi impercorribili da frana e fango che invade la sede stradale.
«Questa è la mia ultima battaglia e stavolta non si può tornare più indietro… non più dopo 52 anni di totale abbandono e disinteresse… per tutto il Vallone non è più accettabile né politicamente, né culturalmente», ha ribadito il sindaco Noto.
«Oggi stiamo proseguendo un percorso già battuto… altre amministrazioni si sono occupate di questo aspetto … già qualche anno fa ci avevano dato garanzie ma è rimasto tutto lettera morta… adesso basta , non è più tollerabile». E infiamma il dissenso.
Intanto per martedì 15 ottobre il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia ha convocato un tavolo tecnico con la partecipazione dei quattordici sindaci che hanno manifestato e, presumibilmente, rappresentanti di Anas e Libero consorzio».