Palermo – A salvarla dall’orrore vissuto per anni tra le mura di casa è stata l’insegnante con la quale ha scelto di confidarsi. A lei ha raccontato di essere stata violentata per anni dal nonno e dallo zio nell’indifferenza dei genitori che erano al corrente di tutto. Stessa sorte – ha svelato l’inchiesta – ha avuto la sorella maggiore. Una storia terribile accaduta in provincia di Palermo che oggi, a distanza di un anno dagli arresti dei responsabili, si è conclusa con la condanna a 16 anni ciascuno dei due stupratori e a 12 anni e 12 anni e 8 mesi dei genitori della vittima. L’indagine, condotta dai carabinieri, è stata coordinata dalla procuratrice aggiunta Laura Vaccaro. La madre e il padre delle vittime, dunque, non avrebbero mai denunciato, anzi, secondo gli inquirenti, la donna avrebbe agevolato le violenze cercando di coprire i responsabili. Stessa sorte – ha svelato l’inchiesta – ha avuto la sorella maggiore. Una storia terribile accaduta in provincia di Palermo che oggi, a distanza di un anno dagli arresti dei responsabili, si è conclusa con la condanna a 16 anni ciascuno dei due stupratori e a 12 anni e 12 anni e 8 mesi dei genitori della vittima. L’indagine, condotta dai carabinieri, è stata coordinata dalla procuratrice aggiunta Laura Vaccaro. La madre e il padre delle vittime, dunque, non avrebbero mai denunciato, anzi, secondo gli inquirenti, la donna avrebbe agevolato le violenze cercando di coprire i responsabili. “Mio zio ha qualche problema con me e anche mio nonno. Era una giornata come questa e io stavo dormendo. La nonna non c’era…”, aveva detto la tredicenne raccontando che i due parenti approfittavano del fatto che spesso a casa non c’era nessuno e le due bambine erano sole. “Quando mi ha trovato mio padre mi ha chiesto perchè piangevo e io ho detto che mio nonno e mio zio mi hanno fatto questo. Mio padre si è’ arrabbiato tantissimo sia col nonno che con lo zio. Poi non l’ho detto più a nessuno. Ma poi è successo di nuovo e di nuovo. Io poi ho detto basta”, ha spiegato agli inquirenti. “Tutta la famiglia sa di questa cosa – aveva voluto precisare la ragazzina – Il nonno non l’ho più visto dal mio compleanno. Quel giorno ho festeggiato il mio compleanno con torta, palloncini e i regali. C’era tutta la mia famiglia e i nonni, anche questo nonno. Questa cosa è capitata anche altre volte”. Un orrore che, con la condanna dei due uomini, ora ha trovato una risposta nella giustizia.