Caltanissetta – Prima tenta d’incendiare la porta d’ingresso dell’abitazione della ex compagna, poi tenta di forzarla. Azioni messe a segno in due notti successive da un quarantacinquenne niscemese che, alla fine, è stato arrestato dalla polizia.
Atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio dell’abitazione dell’ex compagna , le accuse alla base del provvedimento restrittivi differito. Con una procedura che, sostanzialmente, ricalca il cosiddetto codice rosso.
Una settimana fa, era per l’esattezza la notte del 25 settembre, il quarantacinquenne si sarebbe presentato in casa della donna tentando più volte di dare fuoco alle porte d’ingresso dell’abitazione. In quella casa la donna vive con i suoi quattro figli. Erano le cinque e mezzo del mattino e in zona è poi arrivata la polizia.
Ma non è finita qui. Perché la notte successiva il presunto stalker, dopo essersi visto negare al telefono un incontro con la sua ex, sarebbe tornato di nuovo all’opera. Questa volta tentando prima di forzare l’ingresso e poi danneggiandolo. Ma sarebbe fuggito all’arrivo di una volante.
A quel punto la donna ha raccontato ai poliziotti di una situazione persecutoria ai suoi danni. E le indagini, rapidissime, hanno fatto il resto. Così il sospettato, su disposizione della procura, è stato arrestato e rinchiuso in carcere.
Poi il gip ha convalidato il provvedimento cautelare disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico all’arrestato al quale è stato imposto il divieto di avvicinamento alla donna e a tutti i luoghi frequentati da lei.
