Caltanissetta – Prima la lite notturna in una discoteca all’aperto poi, a due riprese, le sparatorie. Con un giovane gelese, nel secondo dei due episodi, rimasto gravemente ferito in quello che doveva essere una sorta di regolamento di conti.
E adesso, a due anni e mezzo da quegli spari, in tre sono stati arrestati. Due di loro proprio per quel tentato omicidio e tutti e tre anche per un consistente traffico di droga.
È al settembre del 2002 che risale la burrascosa storia, peraltro avvolta da reticenza totale da parte di tutti i coinvolti: sia chi ha sparato, sia chi è rimasto ferito.
Dopo una lite notturna in un lido sarebbero stati esplosi più colpi di pistola all’indirizzo dell’abitazione della vittima del tentato omicidio, per intimidirlo. A confermarlo è stato il rinvenimento di 3 bossoli calibro 7.65 da parte della polizia scientifica.
Da qui quella avrebbe dovuto essere una vendetta da parte della stessa vittima, poi di tentato omicidio. Sì, perché armato di pistola si sarebbe presentato più tardi in casa degli altri che, però, lo avrebbero preceduto sparandogli e ferendolo alla schiena ancor prima che potesse premere il grilletto.
E le intenzioni, secondo gli inquirenti, sarebbero state quelle di ucciderlo. Almeno secondo quanto sarebbe emerso da intercettazioni in cui si discuteva dell’evenienza di «sparare in faccia» alla vittima nel caso in cui fosse caduto a terra.
Durante le indagini che ne sono derivate, in casa di uno dei coinvolti nel fallito agguato è stata trovata e sequestrata una pistola semiautomatica Beretta, calibro nove.
E tra le pieghe di quelle stesse indagini è saltato fuori che i due coinvolti nella sparatoria e un terzo sarebbero stati coinvolti in un lucroso traffico di cocaina, hashish e marijuana in arrivo pure dal nord Italia. Sono state pure sequestrate diverse dosi di cocaina e più di mezzo chilo di hashish.
Da qui la misura cautelare emessa dal gip a carico del terzetto, seppur con contestazioni differenziate tra loro