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Tenuta segregata e privata della pensione d’invalidità, reggono in parte le accuse a due coppie di sospetti carcerieri… che carcerieri non erano

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Caltanissetta – Erano stati accusati di averla ridotta in condizioni di schiavitù tenendola segregata in un vecchio casolare di campagna. E di avere approfittato delle problematiche condizioni psichiche di lei, intascando pure la sua pensione d’invalidità.

Ma, alla fine, la contestazione più grave è caduta, mentre la seconda ha retto solo per due dei quattro imputati, due fratelli e le loro compagne.

Assolti , per riduzione in schiavitù, il cinquantacinquenne Ignazio Turone e la quarantaquattrenne Maria Passavanti, di Mazzarino lui e di Riesi lei ,  il cinquantaquattrenne Vincenzo Turone e la quarantanovenne Rosemarie Zuccarello – assistiti dagli avvocati Giovanni Maggio, Nuccio Ficarra e Armanda Bonsignore – per oi quali era stata chiesta la condanna. In particolare, 12 anni e 6 mesi a testa per i due fratelli e 8 anni e 6 mesi ciascuno per le loro compagne.

Di contro, Ignazio Turone e Maria Passavanti sono stati condannati, rispettivamente, a 2 anni e 450 euro di multa e un anno, 4 mesi e 300 euro di multa perché avrebbero prelevato con il bancomat della quarantaduenne la sua pensione d’invalidità di 300 euro al mese, per una presunta – e per l’accusa fantomatica – compravendita di bestiame che sarebbe stato ceduto a lei per un importo, non definito, da pagare a rate

La corte d’Assise di Caltanissetta presieduta da Alberto Davico (consigliere Sofia Milone) ha pure condannato la coppia a risarcire la parte civile secondo l’entità che verrà poi stabilità in un processo specifico con, intanto, una provvisionale immediatamente esecutiva di duemila euro.

Secondo l’originaria tesi accusatoria, la donna, una quarantaduenne originaria di Calascibetta , sarebbe stata tenuta in un vecchio casolare di campagna, senz’acqua, senza luce e con un secchio per i suoi bisogni corporali. Condizioni che sono state appurate dai carabinieri e dai cacciatori di Sicilia nel momento in cui hanno eseguito l’ispezione nelle campagne tra Mazzarino e Butera, scattata dopo una segnalazione agli stessi militari, ai quali era stata segnalata la presenza di una donna che giornalmente pascolava un gregge.

Ed è lì, in quel vetusto e scarno locale, in condizioni di vita limite, che la stessa donna è stata trovata dai carabinieri.

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