Caltanissetta – Condannati per un grosso giro di cocaina. Così si è chiuso il processo con rito abbreviato per un sospetto manipolo di trafficanti di droga nel Nisseno finiti al centro di un’indagine della squadra mobile di Caltanissetta, sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia. Con pene in qualche caso inferiori, in altri così come chiesto dall’accusa , al termine del giudizio con rito abbreviato.
È con un cumulo di pena in continuazione con precedenti sentenze, che i fratelli Vincenzo e Ivan Ferrara – cinquantacinquenne il primo, quarantanovenne il secondo – sono stati condannati, rispettivamente, a 18 anni e 4 mesi e 17 anni di reclusione, il ventinovenne Alessio Maickol Abbate 11 anni , il trentaquattrenne Eros Toni Castello con 6 anni e 10 mesi , il trentaduenne Angelo Sferrazza 7 anni, il cinquantaquattrenne Giuseppe Fiume e il cinquantanovenne Salvatore Mastrosimone con 7 anni e 4 mesi a testa, il ventunenne Alex Lauria con 6 anni, il quarantatreenne Gianluca Giuseppe Raniolo 2 anni e 10 mesi, la ventinovenne Rosa Puzzanghera con un anno e 8 mesi e il ventottenne Andrea Ambra un anno e 10 mesi, gli ultimi due con il beneficio della pena sospesa.
Questo, passando per alcune parziali assoluzioni, è stato il verdetto emesso dalla giudice Emanuele Carrabotta nei confronti degli undici imputati – assistiti dagli avvocati Davide Anzalone, Dino Milazzo, Ernesto Brivido, Davide Schillaci, Boris Pastorello, Giuseppe Iacuzzo, Davide Limoncello e Giuseppe Piazza – accusati a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, spaccio , tentata estorsione ed estorsione.
Alcuni di loro avrebbero anche estorto soldi ai clienti che non avevano pagato le dosi. Ad altri è stato contestato anche il possesso di armi.
A droga, secondo la tesi accusatoria, sarebbe stata consegnata agli acquirenti o in casa dei presunti spacciatori o nella zona della fontana del «Tritone», in piazza Garibaldi, a Caltanissetta. Da qui il nome dell’operazione di polizia. E sarebbero centinai gli episodi di cessione di droga immortalate dalle videocamere piazzate dalla polizia nelle piazze di spaccio.
Durante le indagini sono stati sequestrati settantacinquemila euro in denaro contante, oltre a un chilo di cocaina.