Caltanissetta – Uno rientrerà presto in Italia, l’altro almeno per ora no. Così per i due giovani nisseni arrestati un anno e mezzo fa per droga in Romania. Questo il verdetto emesso dalla corte d’Appello di Caltanissetta chiamata a decidere sulla questione estradizione.
A ottenerla è stato Luca Cammalleri, mentre Filippo Mosca dovrà attendere un altro paio di settimane. Per quella data è stata fissata, infatti , una nuova udienza. E il perché del distinguo delle due posizioni è presto spiegato. Tutto è legato alla pena comminata a due, identica nell’entità, ossia otto anni e tre mesi a testa, ma frutto di diverse imputazioni che per Mosca potrebbe tradursi in una piccola riduzione.
Sono accusati di avere acquistato droga arrivata nel loro albergo all’interno di un pacco che, invece, non sarebbe stato indirizzato a loro. Piuttosto una ragazza che avrebbe chiesto loro la cortesia di ritirarlo. Anche se poi si è assunta ogni responsabilità. Ma quel carico di droga – cocaina, marijuana e ketamina – partito dalla Spagna, da Barcellona in particolare , era già finito nel mirino delle forze dell’ordine romene. Così i due nisseni sono finiti in trappola.
E da allora, era il maggio dello scorso anno, per loro è iniziata una vera e propria odissea, con mesi e mesi vissuti da detenuti in condizioni limite all’interno delle carceri romene, a Costanza. Rinchiusi in una piccola cella che ospita ventiquattro detenuti. Tra topi ed escrementi, prima che i due giovani fossero poi trasferiti a Bucarest.