Caltanissetta – Tornano in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare. L’hanno ottenuta quattro dei convolti nell’inchiesta antidroga dei carabinieri, nome in codice «Ika Rima» , che sarebbe vicina alla presunta organizzazione legata alla storica confraternita nigeriana «Eiye » dedito, prioritariamente, al traffico di stupefacenti e al controllo della prostituzione.
Scarcerati il venticinquenne Monday “Popula” Aigbogun – assistito dall’avvocatessa Laura Alfano – il venticinquenne Keivin Bassy – assistito dall’avvocatessa Monia Giambarresi – il ventinovenne Uzoma “Zuma” Okoro – difeso dall’avvocato Rosario Di Proietto – e il trentaseienne Ehledu “Akapo” Agboghai inteso – difeso dall’avvocato Salvatore Virciglio – tutti nigeriani e accusati di avere trafficato cocaina , hashish, eroina e marijuana. Sono ritenuti pedine di una organizzazione.
Ora il tribunale presieduto da Francesco D’Arrigo (a latere i giudici Lorena Santacroce e Giulia Zappalà) ha disposto la liberazione dei quattro, perché è scaduto il termine di carcerazione preventiva, ma sottoponendoli a una serie di prescrizioni.
In particolare l’obbligo di dimora nel comune di residenza, dovranno presentarsi alla polizia giudiziaria tutti i giorni tra le cinque del pomeriggio e le sette di sera e, infine, durante la notte non possono uscire da casa.
I quattro erano stati arrestati dai carabinieri il 10 giugno di tre anni fa tra le pieghe di un’operazione con ventuno indagati, di cui sedici arrestati – quattordici nigeriani e due nisseni – proprio a fine primavera del 2021. Poi le loro posizioni si sono scisse dal punto di vista processuale per le differenti scelte, tra rito abbreviato, immediato e ordinario.
Sono stati ritenuti presunti componenti della cellula nigeriana che avrebbe spacciato ingenti quantità di droga nel centro storico cittadino. Ai coinvolti nel blitz è sono state contestate le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e singoli episodi di cessione.