Caltanissetta – Erano coinvolti in un traffico di droga. Così ha sentenziato il giudice nei loro confronti nel sancire l’affermazione di responsabilità a loro carico.
In quattro, alla fine, sono stati condannati seppur passando per un distinguo quanto a presunti ruoli rivestiti nello scenario finito al centro dell’inchiesta antidroga della polizia che ha interessato le province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo. Dossier che poi, dal punto di vista processuale, si è scisso in tre tronconi per una questione di competenza territoriale in relazione ai fatti contestati nell’ordinanza.
La pena più severa è stata inflitta al gelese Giuseppe Domicoli con sette anni e due mesi di carcere. Segue, secondo un ordine legato all’entità della condanna, Orazio Luciano Curvà con sei anni e otto mesi, Gioacchino Giorgio quattro anni e , chiude il quadro, Nunzio Ratto con due anni e otto mesi di reclusione.
Queste le condanne che sono state comminate dal gup al netto dello sconto di un terzo sulla pena per via della scelta del rito abbreviato.
Secondo la tesi accusatoria i quattro sarebbero stati tra coloro che avrebbero gestito una movimentazione di droga lungo l’asse tra l’Agrigentino e l’area della città del golfo. E sono finiti nella rete durante il blitz della squadra mobile agrigentina scattato nel febbraio di due anni fa con , complessivamente, venticinque le misure cautelari.