Caltanissetta – Lo hanno preso con le mani nel sacco. Proprio mentre si stava facendo consegnare da una coppia di anziani gli oggetti di valore che erano in casa.
Così la truffa del “finto maresciallo”, per lui, un imbroglione in trasferta, è fallita miseramente grazie all’intervento della polizia. Perché all’appuntamento ha trovato gli agenti che lo hanno arrestato al momento della consegna.
In trappola è finito cinquantaduenne catanese, volto già noto alle forze dell’ordine, adesso accusato di truffa aggravata. Ma gli è andata male. Malissimo.
Secondo un copione già noto, un finto maresciallo ha telefonato a una coppia di Caltanissetta asserendo di avere la necessità di confrontare tutti i loro oggetti di valore con quelli presi in una recente rapina. Preannunciando che da lì a poco si sarebbe presentato in casa loro un suo incaricato per ritirare tutto.
Ma il novantenne che ha risposto a quella telefonata si è insospettito per l’insolita richiesta e ha chiamato il numero unico di emergenza, il 112. È stato determinante per la cattura dell’impostore.
A quel punto s’è messa in moto la macchina della polizia pattuglie in borghese della squadra mobile si sono appostati davanti l’ingresso di casa degli anziani, mentre altri colleghi delle volanti hanno presidiato la zona attorno per evitare ogni tentativo di fuga da parte del truffatore.
Da li a poco il presunto incaricato del prelievo ha bussato alla porta di casa della coppia di anziani facendosi consegnare da loro le fedi nuziali e altri oggetti d’oro.
A quel punto è scattata la trappola. Gli agenti lo hanno preso con le mani in pasta. Ed è stato arrestato per truffa aggravata.
Poi il gip di Caltanissetta, come chiesto dalla procura, ha confermato la misura cautelare disponendo per l’imbroglione gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
