Caltanissetta – Due le confische eseguite dalla guardia di finanza a carico di altrettanti imprenditori di origine nissena. Identico provvedimento per due situazioni tra loro differenti, una legata a reati legati di appropriazione indebita, l’altro a evasione fiscale.
Il primo provvedimento, per un totale di 130 mila euro, è stato adottato a carico di un imprenditore agricolo della provincia nissena. È in Germania che si sarebbe impossessato di un paio di mezzi agricoli , ma senza pagarli. E poi li avrebbe utilizzati in Patria.
Sulla base di una sentenza emessa dai giudici tedeschi, divenuta definitiva, è stata disposta la confisca di conti e quote di partecipazione societaria fino all’ammontare del valore dei due mezzi agricoli
Nell’altro caso, invece, la misura ha preso corpo dopo una verifica fiscale a carico di una società che commercia capi di bestiame che, secondo le fiamme gialle sarebbe «connotata da rilevanti indici di pericolosità fiscale desunti dall’attività d’intelligence esperita attraverso l’incrocio delle evidenze emerse dalla consultazione delle banche dati».
In concreto il rappresentante legale della società ha eluso il fisco , non versando imposte dirette e Iva per un ammontare globale di qualcosa come 190 mila euro. Aspetto, questo, evidenziato tra le pieghe della sentenza di condanna emessa dalla corte d’Appello di Caltanissetta, divenuta definitiva.
Da qui la confisca di quote di partecipazione societarie e conti, anche in questo caso, per l’ammontare di quanto dovuto.
Vincenzo Falci