Mussomeli – Ad aspirare alla fascia tricolore di Mussomeli finora di certo c’era solo l’attuale sindaco Peppe Catania la cui via verso la riconferma sembrava agevole. Gli avversari del primo cittadino però serrano le fila e improvvisamente, col nuovo anno, la strada è diventata ripida e tortuosa. Ieri, il consigliere Enzo Munì ha chiamato a raccolta i suoi, in un incontro partecipato e rivolto a chi “vuole costruire una alternativa a questa amministrazione, coalizzandosi attorno a un sindaco full time e che non utilizzi la carica come trampolino di lancio per tuffarsi in qualche scranno a Palermo o Roma” . All’incontro c’era pure l’imprenditore Sebastiano Luvaro che con Munì ha stretto un’alleanza d’intenti antigovernativa e intorno a cui si si sono avvicinati i dissidenti. “Io non sono contro e basta – ha detto Luvaro-, come qualcuno sostiene in malafede. Noi siamo per voltare questa brutta pagina degli ultimi cinque anni e scriverne una nuova, dove tutti possano dare il loro apporto. Un laboratorio di idee aperto a tutti. Tutti servono alla politica di Mussomeli e vogliamo coinvolgere più persone possibile affinchè tutti servano la politica. Cosa ben diversa è, invece, servirsi della politica ed è quello che mi pare stia accadendo ora“. All’incontro mancava invece la Lega non invitata perché come ha spiegato il promotore e consigliere del Pd: “Ha un suo rappresentante in giunta, l’assessore Toti Nigrelli e quindi è integrata in un modello di cui noi siamo alternativa”. Proprio nel Carroccio ci sono nodi da sciogliere e diversità di vedute, per cui il dibattito interno è più che aperto. In particolare, c’è la frangia maggioritaria che è filogovernativa e che appoggia Catania. Una parte minoritaria vorrebbe, invece, prendere le distanze e presentare un proprio candidato o sostenerne uno in opposizione a quello in carica.