Caltanissetta – Visita a Caltanissetta del generale di corpo d’armata Riccardo Galletta, comandante interregionale carabinieri “Culqualber”.
L’incontro con il prefetto Chiara Armenia è stata l’occasione per analizzare l’attività svolta dai militari e la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nella provincia nissena.
Il generale s’è poi trasferito alla caserma “Guccione” per incontrare i carabinieri del comando provinciale. Anche in questo caso è stato tracciato un bilancio dell’attività svolta sia sotto il profilo della prevenzione che di contrasto alla criminalità.
Focus centrato su alcune recenti operazioni eseguite. A cominciare dal blitz “Ikarima” curato dal nucleo investigativo e che nel giugno dello scorso anno ha fatto scattare venti misure cautelari a carico d’indagati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. «L’indagine ha messo in luce, per la prima volta, l’operatività a Caltanissetta nel settore degli stupefacenti di una consorteria nigeriana idealmente riconducibile ad organizzazioni criminali tradizionali di quel paese, ma con caratteristiche inequivocabilmente mafiose , con riti di iniziazione, sostegno economico agli affiliati, sostegno ai detenuti, omertà, ricorso sistematico alla violenza», è stato spiegato.
A Mazzarino, invece, l’operazione “Chimera”, del reparto territoriale di Gela – era il settembre dello scorso anno – che ha inferto un duro colpo a vertici e affiliati della famiglia “Sanfilippo” , ritenuta a capo della Stidda in quell’area territoriale.
Il generale Galletta ha poi incontrato, a palazzo di giustizia, i vertici della magistratura nissena e, più in dettaglio, il presidente della corte d’Appello, Maria Grazia Vagliasindi, il procuratore generale facente funzioni, Antonino Patti, il presidente del tribunale, Pietro Marraffa e il procuratore capo Salvatore De Luca.