Mussomeli – “La differenza tra Terluzzi e Van Basten”, un libro di formazione divertente e a tratti commovente scritto con prosa leggera, ma non per questo meno profonda, che fa riflettere sulla giovinezza e sulla vita, sui rapporti veri che ognuno di noi intesse nel corso della propria esistenza, a cominciare da quelli coi genitori e con gli amici. Una storia con spunti autobiografici in cui l’amore per lo sport diventa una metafora per provare a capire il mondo.
Il romanzo narra dell’amicizia tra Andrea, l’allenatore di una squadra di calcio giovanile, e il protagonista che è anche l’io narrante del piccolo mondo in cui vive. Ci sono la vita di una famiglia normale, i giochi d’infanzia, le partite a carte, l’osteria, i bicchieri di vino. Un paese del profondo nord la cui storia sembra procedere con passo diverso da quello della Storia del resto del Paese Italia ma dove, a volte, anche la differenza di pochi centimetri diventa determinante per segnare un’intera vita.
Questa in estrema sintesi la filigrana narrativa in cui Fulvio Furlan, giornalista milanese, intesse la trama di questo romanzo dall’originale titolo che sarà presentato mercoledì alle 18 a Palazzo Sgadari. Dopo i saluti introduttivi del primo cittadino di Mussomeli, Giuseppe Catania, lo scrittore Roberto Mistretta dialogherò con l’autore del libro.
Fulvio Furlan, dipendente di banca, è anche segretario generale Uilca (Uil Credito, Esattorie e Assicurazioni), associazione sindacale in cui il mussomelese Rosario Mingoia è stato rieletto Segretario Responsabile.
La Uilca è l’Organizzazione Sindacale della Uil che riunisce le lavoratrici e i lavoratori che operano nel settore del credito, finanziario, delle concessionarie esattoriali, delle assicurazioni e autorità. L’Organizzazione si costituì a gennaio del 1998 dalla fusione dell’Unione Italiana Bancari con l’Unione Italiana Lavoratori delle Assicurazioni. Nell’aprile del 2000 anche l’ingresso della Federazione Italiana Lavoratori Esattoriali.
Tornando al romanzo che sarà presentato il giorno del santo falegname, e non caso a fine presentazione i presenti potranno gustare le prelibate “sfinci di San Giuseppe”, va aggiunto che “La differenza tra Terluzzi e Van Basten” è stato pubblicato dello storico editore milanese Bietti.
Ecco come viene presentato dall’editore in quarta di copertina.
“Una questione di centimetri: quelli dello stop di un pallone, grandiosa metafora della vita e della storia. Pochi centimetri bastano a fare di un dilettante un fuoriclasse, e di un fuoriclasse un uomo. Possono salvare una vita, così come condannarla. Il segreto del romanzo che avete tra le mani è tutto in questo piccolo scarto, segno tangibile delle biforcazioni del destino e dei crocevia che la vita ci pone e impone, i se e i ma, le casualità e le coincidenze. Vie che si aprono e chiudono, incrociando la grande storia così come le cronache di un’Italia ancora paesana e fieramente provinciale, i corridoi notturni di una locanda addormentata o i labirinti di nebbia che avvolgono un lombardo paesino autunnale. Luci accese e dopo spente, scandite dall’incedere del gioco, dalla magia di ventidue uomini su un oceano verde. Ma si tratta sempre di sei-sette centimetri. Comunque meno di dieci.”