Home Cronaca Truffe a una società della «Zecca», in 18 assolti  

Truffe a una società della «Zecca», in 18 assolti  

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Caltanissetta – Assolto un piccolo esercito d’imputati chiamato a rispondere di truffa aggravata in concorso. Contestazioni legate a una serie di acquisti effettuati attraverso vendite in rete.

Il verdetto è stato emesso nei confronti di diciotto imputati con alcune figure ritenute centrali come l’amministratore di una società, la «Scalia srl», Giovanni Capuzzo, Vincenzo Pillitteri agente di zona della stessa «Editalia», Massimo Siracusa collaboratore della «Scalia».

Con loro, sotto accusa, ancora una serie di presunti acquirenti ritenuti in qualche modo complici, ossia Sergio Siracusa, Marcella Stuppia, Gessica Grasso,  Monica Pilato, Antonino Fiore, Giuseppina Tromba, Gaetano Ferrara, Giuseppe Ciresi, Giuseppina Curatolo, Emanuele Valenza, Lucia Grasso, Antonio Giannone, Giovanni Chiarelli, Giuseppe Locicero e Liborio Fiore – difesi dagli avvocati Massimiliano Bellini, Alberto Fiore, Davide Schillaci, Maria Francesca Assennato, Manuela Lopiano, Maria Campo ed Antonio La Rocca  – tutti chiamati in causa per la medesima imputazione.

Nei loro confronti è costituita nella veste di parte civile  la «Editalia» – assistita dall’avvocato Giacomo Vitello – società che avrebbe fatto le spese del presunto giro di truffe al centro del procedimento.

Secondo la tesi accusatoria sarebbero state comprate collezioni di pregio e diverse, tra queste, non sarebbero state poi pagate.

Complessivamente, alla fine, il complessivo ammontare degli ipotetici imbrogli ai danni della società legata alla Zecca di Stato si aggirerebbero intorno ai centomila euro.

Ma adesso sono stati tutti assolti dal giudice perché quelle truffe, in buona sostanza, non si sarebbero mai consumate.

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