Mussomeli – Seby e Maria Rita hanno detto sì! Inondati dall’affetto di amici e parenti, stretti attorno al loro piccolo Alessandro, a Sara, Andrea e Davide, si sono scambiati la reciproca promessa di amore e fedeltà. La cerimonia, officiata dal sindaco di Mussomeli, on. Giuseppe Catania, con la voce rotta dall’emozione, si è tenta in un’esclusiva location in territorio dell’Unione dei comuni Mussomeli-Valle dei Sicani. Ferrari rosso fuoco per lui, Porsche nera per lei. Alessandro, in smoking, ha accompagnato prima il papà, assieme a nonna Nina, e poi la mamma, assieme a nonno Carmelo. Sullo sfondo una folla di amici e parenti, giunti da ogni dove, commossi e gioiosi, felici di esserci. Ad affiancare il sindaco, la consigliera Rosalia Morreale che ha dato traduzione inglese del rito, a beneficio dei tanti madrelingua sopraggiunti per l’occasione, e Stefano Cairone che ha coordinato passaggi ed interventi. I testimoni, Giuseppe Ricotta e Marisa Mingoia per Seby, Angelo Lo Conte e Margaret Nucera, per Maria Rita, si sono alternati nell’esprimere pubblicamente il proprio sentimento di affetto ai novelli sposi. Sottofondo di Violino di Rosanna Angileri su cascate di lacrime e gioia. Più volte Seby, notorio per la scioltezza di parola, si è interrotto nel consegnarsi a Maria Rita nella nuova veste di marito. Un matrimonio nel matrimonio, una data scelta col cuore dagli sposi, nel giorno in cui i genitori di Maria Rita, Carmelo e Crocetta, hanno rinnovato, dopo cinquant’anni, la loro promessa di vita. “Un esempio”, li ha definiti la nipote Sara che ha parlato a nome di tutti i familiari. Poi, una volta sciolta l’emozione, si è dato ampio spazio ai festeggiamenti a bordo piscina. Gli sposi hanno fatto il loro ingresso trionfale accolti dai giochi pirotecnici e dal gruppo folcloristico Tataratà. Musica, ballo e divertimento e, ovviamente, ottimo cibo e vino, hanno consegnato Seby e Maria Rita al nuovo stato civile, apponendo il suggello giuridico ad un sentimento che ha superato ogni sorta di barriera. “Amor vincit omnia”.
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