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Il “Virgilio” ricorda le vittime di mafia con la presentazione del libro “I miei giorni a Brancaccio con Padre Puglisi”

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Mussomeli  –  Lo scorso 18 marzo presso l’auditorium Lillo Zucchetto, l’Istituto Virgilio, guidato dal dott. Vincenzo Maggio ha voluto ricordare le vittime innocenti della mafia attraverso una manifestazione curata dalle ragazze e dai ragazzi delle classi terze e quarte. L’occasione è stata offerta dalla presentazione del libro “I miei giorni a Brancaccio con Padre Puglisi”, del giornalista e autore Roberto Mistretta. L’incontro è stato voluto ed organizzato dalla Referente alla legalità, Prof.ssa Mariella Navarra, con la collaborazione delle insegnanti Lia Bonanno, Concetta Tona ed Enza Calà. Sono intervenuti nel corso dell’incontro lo stesso autore, Giovanbattista Tona, Giudice della Corte di Cassazione, Pino Martinez Presidente del comitato intercondominiale di Brancaccio, e Giuseppe Carini, testimone di giustizia. “Sì, ma verso dove?”, è il titolo che le ragazze e i ragazzi hanno voluto dare alla manifestazione, sottolineando l’importanza della direzione da dare al cammino che ognuno di noi è chiamato a fare nel corso della propria vita. Verso dove andare? Quali scelte fare? Quali esempi seguire? Indubbiamente il ricordo della persona di Padre Puglisi e il racconto dell’esperienza vissuta da Giuseppe Carini, nonché i contributi dati dallo stesso Roberto Mistretta, da Pino Martinez e dal Giudice Tona, hanno dato la risposta a queste domande. La via perseguibile è una soltanto ed è quella della legalità, del rispetto della giustizia e della persona; una via difficile indubbiamente da percorrere, e per la quale bisogna ricorrere all’insegnamento più importante che Padre Puglisi ha voluto dare e continua a dare a tutti noi: speranza e fiducia! La manifestazione preparata dagli studenti e dalle studentesse del Virgilio è stata caratterizzata da momenti diversi. Dalla rappresentazione di una scena raccontata nel libro, alla tavola rotonda con interventi e domande poste ai relatori, alla lettura di passi scelti dal libro, all’ascolto della testimonianza di chi Padre Puglisi lo ha conosciuto e con lui ha collaborato con coraggio ed entusiasmo. La declamazione finale di alcuni versi scritti per l’occasione ha sintetizzato, poi, le emozioni e le riflessioni emerse nell’incontro. “Munnu a statu e munnu sarà” Accussì s’ha dittu, a tu chi sa?! Ma chi significa? Ma siamu fuaddi? Ma chiè sta frasi ca diciamu arrunghiannu li spaddi? Pinsari ca lu munnu nun po’ cangiari Nun gnè cosa di nuantri, ca a lu futuru a ma taliari! Chi vulimu fari? Pinsari ca a ma stari ca sulu a guardari? Lu munnu, chissu è veru, tintu ha statu, delinquenti, disonestu, complicatu Lu munnu accusì a statu… Ma comu sarà lu munnu, dipenni di nuantri: Fari li scelti giusti, iri appriassu a li persuni onesti, pinsari nu miazzu di lu nostru camminu a li paroli di ddu Parrinu “Sì, ma versu unni??” Versu unni vuliamu iri? Versu unni vuliamu taliari? Versu unni? Accusì faciannu, frischi putiamu stari Lu munnu ca n’aspetta nni l’ama costruiri E chista cosa sulu nzemmula la putimu fari ia, tu, idda, iddu e tutti chisti ca siamu ca. Sì, lu munnu ha statu, ma lu futuru di nuantri sarà! Con un messaggio di speranza e fiducia si è chiuso, dunque, questo emozionante incontro, che di certo avrà lasciato vivo nei cuori delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi un interrogativo importante su cui riflettere: “Sì, ma verso dove?”. Siamo certi che troveranno la risposta e la giusta direzione! Fiducia e Speranza!

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