Mussomeli – Quando un concorso di bellezza, imprevisto, si rivela non solo un momento di divertimento, ma anche il pretesto per superare i “complessi” col proprio corpo. Tiziana Arnone, mussomelese, diciannove anni e una folta chioma bionda, lo scorso sabato, due agosto, ha partecipato alle selezioni di Miss Italia a Comitini. “E’ andata bene”, esordisce nella conversazione all’indomani dell’evento, ancora euforica e carica di adrenalina, “non mi sono piazzata tra le finaliste, ma non mi fermo qui. Perchè mi sono divertita troppo e ho fatto tante belle amicizie”. Tiziana, 52 chili e un accento che non parla esattamente siciliano, aveva da superare un tabù, la sua “eccessiva magrezza”, a detta dei più. Che, inconsapevolmente forse -o forse no!- hanno instillato nella ragazza, solare e molto incline alla convivialità, il tarlo dell’essere “inadeguata”. “Sono insicura al 100%”, dice. Quasi stentiamo a crederle. In un mondo in cui il chilo di troppo, manco a dirlo, viene demonizzato, paro paro, da se stessi prima che dagli altri, con la confidenza che la giovane età della ragazza ci permette di concederci, le chiediamo “ma dici sul serio, o ci prendi in giro?”. Ed è a questo punto che realizziamo di avere toccato un nervo scoperto di Tiziana, “no, giuro, è così, perchè è vero che non ci dobbiamo permettere di criticare le ragazze ‘in carne’, ma anche per noi ‘magre’, credete, la vita non è facile”. Vivadio ci crediamo. Tanto più quando, con l’ingenuità dei vent’anni, Tiziana ci racconta che all’età di sei anni, viveva a Bologna, con il papà Gaspare, e la mamma, Enza, e, per quasi due mesi, è stata ricoverata per anoressia, “non uscivo mai da quell’ospedale, quell’incubo non finiva mai!”. E invece l’incubo è finito e “lo stecchino” adesso è una bella ragazza, magra sempre, ma più sicura, grazie a quella fortunata e fortunosa congiuntura di una giornata di fine luglio che la vide, assieme ai suoi, in quel di Licata. Per una visita medica della mamma. Ma proprio lì, si seppe del concorso che si sarebbe svolto la sera. A Licata, appunto. L’iscrizione si poteva fare pure sul posto. E’ nato così per scherzo, mentre si ragionava d’altro. Ma il concorso era la sera stessa, non fra qualche giorno. E fu un veloce tornare e ritornare, a Mussomeli, prima, e a Licata, poi. Di nuovo. Armata di décolleté nere, rigorosamente alte e senza zeppa, come da protocollo, e abito elegante, la piccola miss si gode il suo momento. Di puro divertimento. Condiviso con altre venti giovani ragazze provenienti un pò da tutto l’entourage. “Nessuna competizione o antipatia, a differenza di come immaginavo, ho riscontrato fra le partecipanti. Anzi, mi sono ritrovata fra tante ‘amiche’ bellissime e simpatiche”. E da lì, la promessa miss, neodiplomata in Enogastronomia, sembrerebbe averci preso gusto, tant’è che non si è lasciata scappare neanche la seconda possibilità. A Comitini lo scorso 2 agosto, dove ha bissato più vicino casa, alla presenza di Gianfranco Jannuzzo e consorte, la modella Ombretta Cantarelli. La scaletta prevede tre uscite, due in tacchi -abito elegante, e body con pantaloncino- e in mezzo una sportiva. Alla fine, pure un’autopresentazione. Più che una, ben due sfide, con se stessa e con i tacchi che, si sa, aiutano ma non perdonano! Il tutto per quella coroncina Miluna che, certo, fa gola a tutte. Ma non solo. La partecipazione ad una selezione ti può aprire mille scenari e pare che nel passato di Tiziana il canto abbia avuto un peso piuttosto importante. I vari festival locali se la ricordano bene la voce che poteva andare pure allo Zecchino d’oro. Ma il Covid ha tarpato non poco le ali ai talenti emergenti. Non sia mai che si possa ripartire da qui. Proprio ora che invece sono tutti e tutte a fare il tipo per Tiziana che, al rientro, è stata accolta con un calore mai visto. E tutti a dirle di continuare. Beh… la famiglia, si sa, può essere scontato, ma le amiche non proprio. Eppure è stato così, intanto che… si aspetta il prossimo set… !