Mussomeli – Ancora una pagina triste per la piccola città di Mussomeli, ma soprattutto per l’IIS Giovanbattista Hodierna -diretto dalla prof.ssa Rita Maria Cumella- che, a distanza di qualche giorno, si trova a fare i conti con due grandi perdite umane. Dopo, la violenta scomparsa di Ruben Saccio, ora è toccato ad un altro stimato e amato prof., Salvatore Messina, ingegnere, docente di Matematica, che ieri ha ricevuto l’ultimo saluto della sua comunità, stretta attorno al dolore dei suoi familiari e dei suoi affetti più cari. Non nascondendo il proprio per la perdita di una persona affabile, riservata ma, allo stesso tempo cordiale e sempre pronta a dare una mano a chi ne avesse bisogno, dentro e fuori le pareti della scuola, dove era amato da colleghi, alunni e collaboratori. Nella professione, ma anche nella vita privata dove aveva coltivato una folta schiera di amicizie con cui condividere le cose belle e difficili della vita. Cordiale e sempre pronto a dispensare un sorriso, la sua vita ha avuto inizio, in uno dei quartieri più antichi del paese, Santa Maria, dove, infatti, ieri, è stato celebrato il rito funebre. Poi, invece, la vita coniugale, con Enza Spoto, anche lei insegnante, lo ha visto trasferirsi nella parte più a Nord del paese, in via Elio Vittorini dove, oggi, la sua auto, ferma, quasi ad imperitura memoria, assume tutta la valenza di un’assenza. Triste e difficile da accettare, in quello che poi, per beffa del destino, dovrebbe essere il periodo più gioioso dell’anno. Impossibile non farsi domande in casi come questi, domande che possono trovare lenimento solo nel profondo tributo di affetto e stima che gli stessi alunni hanno dedicato al loro prof. Costretto a fare i conti con una salute cagionevole da qualche anno. E, proprio dai banchi dell’Hodierna, si leva un messaggio di speranza, “… Fidati che le crepe sono dove entra la luce…”. Primo di tre figli, Salvatore Messina, aveva già perso la sorella Luisa, anche lei in giovane età, durante il periodo del Covid. Lascia, fra i suoi affetti più cari, la moglie, la figlia e un’altra sorella. Ma lascia anche un grande esempio di insegnante gentiluomo, difficile da replicare.