Caltanissetta – Lo aveva denunciato per stalking. Sostenendo di essere perseguitato dal nuovo compagno della sua ex fidanzata , una donna di San Cataldo. E questa sua denuncia aveva dato l’input alla procedura d’urgenza nota come “codice rosso” ai danni dell’altro, un nisseno. Fino al punto da fare scattare, nel marzo scorso , la misura cautelare del divieto di avvicinamento al presunto stalkerizzato con, in più , l’applicazione del braccialetto elettronico.
Ma adesso il giudice per le indagini preliminari di Caltanissetta, David Salvucci, accogliendo l‘istanza avanzata dall’avvocato Claudio Vitellaro, ha revocato totalmente la misura, sia in relazione alla distanza minima da tenere, che al dispositivo elettronico di controllo che è stato tolto.
La difesa avrebbe tracciato un quadro totalmente differente da quello inizialmente accusatorio. Sì, perché l’ex fidanzata del presunto perseguitato, adesso, è legata sentimentalmente proprio all’indagato. E il suo ex, secondo la tesi a discolpa della difesa, non avrebbe per nulla digerito la fine di quel rapporto. Non gli sarebbe proprio andato giù e, ancor meno, si sarebbe rassegnato al fatto che lei avesse ora un altro uomo. Così, sempre secondo una teoria difensiva, si sarebbe sostanzialmente trattato di una sorta di ripicca. Ma l’indagine è ancora aperta e dovrà fare chiarezza sulla realtà dei fatti.
Intanto il giudice ha inferto il colpo di spugna al divieto di avvicinamento e all’applicazione del braccialetto elettronico, che erano stati disposti a marzo a carico dell’indagato. «Una decisione che conferma l’importanza di una difesa tecnica puntuale anche nella fase cautelare a tutela dei diritti dell’indagato e del principio di presunzione di innocenza», è l’analisi della difesa.