Sutera – Cosa hanno in comune Sutera, paesino dell’entroterra siciliano di poche migliaia di anime, e Hollywood, la capitale del glamour da sala, dove domenica 2 marzo si è tenuta la 97esima edizione della magica Notte degli Oscar? La storia è curiosa, uno di quegli inciampi della storia per cui la pluripremiata Paula Bobrova potrebbe diventare presto un volto noto del paese del Rabato dove insistenti voci parlano di un suo imminente e prossimo arrivo. Dopo avere trionfato a Los Angeles nell’ambito del Golden Globe, e a Cannes, nella sezione “Un certain regard”, il film “Flow” del regista Gints Zilbalodis, si apre ad una intensa stagione di successi come miglior film d’animazione dell’anno, una delle grandi sorprese di quest’ulima edizione della kermesse francese. E chi ci sarebbe dietro questa storia avvincente che narra di un gatto che si risveglia in un mondo invaso dall’acqua dove la vita umana sembra essere improvvisamente scomparsa dalla scena? Proprio la lettone Paula Bobrova, disegnatrice di fumetti che ha animato le scene della pellicola consegnandola agli onori della critica. Paula, giovane e affascinante animatrice della pellicola destinata al grande schermo, è figlia di Sandra Bobrova, la donna lettone che ha acquistato casa a Sutera nell’ambito del progetto Case a 1 euro. Contribuendo a portare un’aria di internazionalizzazione nel piccolissimo centro nisseno già annoverato tra i borghi più belli d’Italia. “Flow – Un mondo da salvare” è un gioiello d’animazione proveniente dal futuro. Dell’est europeo. La storia è tutta da vivere ancorchè da scoprire, lungo l’etertno presente in cui vivono gli animali. A maggior ragione un gatto, felino che di adattarsi proprio non ne vuole sapere. La grafica computerizzata, ma dal sapore fortemente artigianale, conferisce a “Flow” quell’aura di fascinazione che non è sfuggita alla critica d’oltralpe. “Flow” è il “flusso”, quello della vita raccontato con purezza e con andamento incalzante dal regista e reso vivo dalle immagini di Paula che arrivano dritto al cuore delle cose. Un regalo che arriva tanto inatteso quanto gradito alla comunità dei suteresi bramosi di potersi sentire anche solo per un attimo comparse di quel set tutto internazionale con cui possono condividere una “figlia” sia pure adottiva!