Caltanissetta – Diktat del Wwf Sicilia Centrale al comune di Caltanissetta. Un ultimatum di 48 ore a tutte le alle autorità che possono rivestire un ruolo per bloccare la demolizione della storica antenna Rai della collina Sant’Anna, considerata un bene culturale di interesse pubblico «nonostante l’inopinata recente revoca di un precedente vincolo, incredibilmente chiesto dalla Soprintendenza di Caltanissetta con una decisione grave ed unilaterale».
E la spinosissima vicenda, presto, potrebbe sfociare in un esposto-denuncia alla procura. Nodo della contesa, la segnalazione certificata di inizio attività, presentata da Rai Way Spa per la demolizione della «torre strallata onde medie Rai». Nonostante il decreto regionale del maggio scorso abbia revocato la precedente dichiarazione di interesse storico-antropologico-tecnico-scientifico sull’impianto, i legali del Wwf hanno rimarcato che «l’antenna rimane a tutti gli effetti un bene culturale ai sensi di un decreto dell’assessore regionale dei Beni Culturali (il numero 7732 del 9 ottobre 1995), che include espressamente l’Antenna Rai nell’elenco dei “beni culturali più rilevanti” all’interno del vincolo della media Valle del Salso».
Da qui, da parte del Wwf, un atto di diffida al sindaco, ai dirigenti delle direzioni Lavori pubblici e Urbanistica, al segretario generale del comune di Caltanissetta, all’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e al ministero della Cultura, evidenziando «come la demolizione di un bene culturale o paesaggistico sia un reato ai sensi della Legge 9 marzo 2022 n. 22 (art. 518-duodecies del Codice penale), punibile con la reclusione da due a cinque anni e la multa fino a 15.000 euro. Viene inoltre richiamato il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che subordina all’autorizzazione ministeriale la demolizione di beni culturali».
La stessa associazione, inoltre, ha contestato l’aspetto che la Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta avrebbe rilasciato «un parere nulla osta unicamente relativo a un diverso vincolo paesaggistico, senza considerare il vincolo culturale ancora in essere. Una ulteriore dimostrazione dello scorretto modus operandi della Soprintendenza che su questa vicenda ha sempre tenuto una incredibile e desolante posizione ostile alle esigenze di tutela dello straordinario bene costituito dall’antenna», è stato punteggiato.
Per queste motivazioni è scattata la diffida che intima al Comune di disporre l’annullamento d’ufficio e la revoca in autotutela degli atti relativi alla segnalazione certificata di inizio attività, a riesaminare l’intero procedimento per inibire qualsiasi intervento di demolizione o smontaggio «e a porre in essere ogni atto urgente per impedire modifiche al bene culturale e all’area circostante».
Con lo stesso atto, inoltre, il Wwf Sicilia Centrale ha esorato il segretario generale, il dipartimento regionale dei Beni culturali ed il nucleo carabinieri tutela del patrimonio culturale di Palermo ad attivarsi con urgenza, anche con poteri sostitutivi, per salvaguardare l’antenna.
«Considerato l’imminente rischio di distruzione del bene culturale e il negativo esito delle precedenti istanze – ha rimarcato il presidente dell’associazione ambientalista, Ennio Bonfanti – se decorreranno infruttuosamente 48 ore dalla ricezione della diffida, ci vedremo costretti a depositare un esposto-denuncia alla procura della Repubblica di Caltanissetta per valutare la sussistenza d’ipotesi di reato e le responsabilità personali di dirigenti e funzionari». E ha poi aggiunto come «ancora una volta la Soprintendenza di Caltanissetta – organo che avrebbe dovuto proteggere e salvaguardare l’Antenna Rai – s’è rivelata, invece, il suo peggior carnefice e nemico. Sulla grave ed irragionevole decisione della Sovrintendenza di revocare il vincolo ed autorizzare l’abbattimento, ci riserviamo una serie di specifiche azioni anche sul piano amministrativo e giudiziario», ha preannunciato lo stesso Benfante.