Il primo cittadino di S. Giovanni Gemini, Dino Zimbardo, l’1 settembre, è stato fra gli ospiti della storica azienda, in occasione dell’evento “Tatano Connect 4.0” che ha inaugurato una nuova era produttiva, ossia il nuovo ecosistema digitalizzato e tecnologicamente avanzato, sull’onda lunga della nuova agenda 2030. Per l’occasione, nella propria sede siciliana, l’azienda ha voluto premiare ad personam i suoi sessanta dipendenti con un riconoscimento personalizzato. Un evento insolito dalle nostre parti, conclusosi con cena al tavolo per tutti gli ospiti, a cura di chef Vincent -anche questo nell’ottica della valorizzazione dei talenti locali- e che ha toccato le corde di tutti i presenti, impressionando favorevolmente anche Zimbardo che ha voluto fare pubblico elogio alla direzione strategica dell’azienda. La quale ha voluto premiare le eccellenze e la forza lavoro che sa stare al passo con i tempi, grazie ad una continua formazione e dedizione al lavoro. L’azienda, produttrice di caldaie a biomassa, leader nel panorama locale, ha sede nella zona industriale di Cammarata ma ha anche filiali a Piacenza e a Bucarest. “Ho potuto constatare l’alta qualità e lo stadio di pregevolezza che l’azienda ha raggiunto nel panorama imprenditoriale globale. Una serata, all’insegna della gioviale convivialità, che mi ha permesso di constatare personalmente il virtuoso e nobile modus operandi della Tatano, una famiglia prima ancora che un’azienda. Il pensiero poi che un’azienda del nostro territorio faccia parte dell’emisfero delle grandi imprese mondiali mi riempie profondamente di orgoglio”. In quell’occasione, Rosalia Tatano, direttore tecnico, aveva spiegato la filosofia di “Tatano 4.0″, una visione aziendale che spinge l’intera squadra verso continui steep di miglioramento”, mentre il general manager della sede di Piacenza, Elisa Tatano, aveva sottolineato “l’importanza della collaborazione all’interno della Tatano” che da quella data si fa digitale e diventa “Tatano 4.0. Un buon esempio, questo, di artigiani tecnologici che esportano in tutta Europa, e che dovrebbe fare scuola e indurre a riflettere sul fatto che anche intra moenia si possono reperire risorse utili per l’economia del proprio territorio.
